Chi paga l’automazione?

La tecnologia ha sempre reso più economica l’offerta delle aziende. Non sempre questi vantaggi hanno beneficiato i clienti e i lavoratori. Un esempio che molti di noi vedono spesso è il casello dell’autostrada. Il vantaggio del casello automatizzato o del telepass è enorme per il gestore delle autostrade: a fronte di un investimento iniziale (spesso scontato dallo Stato nei costi di concessione) non devono più pagare gli stipendi dei casellanti.

Eppure in un apparente controsenso, a seguito di un risparmio sui costi, il prezzo per il cliente finale aumenta con l’abbonamento da pagare al telepass. 

Questo fenomeno avviene solo in mercati in cui la concorrenza è limitata o c’è la tendenza a creare cartelli come nel caso del sistema bancario dove molti pagano oltre 1 euro per fare un pagamento completamente automatizzato dalla propria app.

Avviene anche in casi dove il marketing è geniale come a Maranello dove a fronte dell’acquisto di una Ferrari propongono ai clienti di non consegnargliela gratuitamente al concessionario più vicino, ma pagare 500 euro per andarsela a ritirare alla fabbrica con annessa visita VIP. In questo caso è tuttavia il cliente a scegliere.

L’impatto dell’AI sulla produttività avrà impatti dirompenti nei prossimi mesi. Se dobbiamo prevedere delle norme a tutela di tutti dobbiamo partire dai cartelli e dai monopoli. In questi casi i vantaggi che arriveranno non possono essere tutti a discapito di lavoratori e clienti. 

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