Ha senso una AI Italiana?

Ogni Stato si sta ponendo la stessa domanda. Chi ci ha messo meno a darsi una risposta sono le Nazioni che hanno molti soldi e un modello di Stato che deve essere protetto da ingerenze esterne. Non a caso Cina e Arabia Saudita sono partite per prime alla rincorsa ad OpenAI.

In Italia ho sentito spesso questa voglia di riscossa nazionale, ma spesso senza tempismo e con pochi soldi. Si sono susseguiti annunci vari di creare la Netflix italiana, l’Amazon italiano, il Tripadvisor italiano, il Google italiano e molti altri.

Il rischio è inseguire obiettivi non raggiungibili per gli investimenti che si vogliono mettere a disposizione. Tutti i progetti oggi posizionati hanno già visto decine di miliardi di euro investiti. L’Italia ne ha annunciati 0,8 miliardi ad aprile, ma ancora non si sono visti. 

Il consorzio interuniversitario Cineca sta sviluppando tre modelli grazie alla gestione del supercalcolatore Leonardo presente a Bologna: il modello Italia, Istella e Almaware. 

Il modello Italia sviluppato (lodevolmente in opensource it.igenius.ai) è addestrato su 9 miliardi di parametri, GPT4 per comparazione usa 8 modelli diversi combinati per un totale di 1,7 trilioni di parametri.

L’obiettivo è sicuramente lodevole, ma la realizzazione a meno di una decisione forte del Governo di destinare il valore di una intera finanziaria al progetto credo sarà limitata. Altra strada percorribile sarebbe creare un modello Europeo. Oppure, ancora, come probabilmente accadrà ci saranno finanziamenti esteri (es. Microsoft) per portare a termine il progetto, limitarne gli impatti di concorrenza internazionale e avere accesso a tutte le backdoor. 

A mio avviso oggi ha senso dedicarsi a attività raggiungibili come la difesa degli interessi nazionali (es. Un sistema di governance per una AI sicura per la Pubblica Amministrazione) e lo sviluppo di applicazioni verticali dove non esistano già dei giganti sul mercato, ma che permetteranno all’economia italiana di approfittare di questa nuova rivoluzione economica.  

Ne ho parlato nel mio libro Gli Algoritmi del Potere. Come l’Intelligenza Artificiale riscriverà la politica e la società. (ed. Chiarelettere)  https://amzn.to/3R3D4jT