Il diritto di parola dei cittadini deve essere gratuito?

I tempi (quasi) record di raccolta firme per un referendum hanno una spiegazione molto semplice: il Governo ha finalmente messo a disposizione la piattaforma per la raccolta gratuita di firme digitali. Fino al mese scorso esistevano solo alcune piattaforme private il cui costo era compreso tra 1,5 e 2 euro a firma raccolta (dei quali una parte importante andava a pagare lo Stato per l’uso dello SPID). Esisteva anche la piattaforma già pronta e online con i messaggi di prova a inizio 2022 che tuttavia non fu mai resa operativa.

Nonostante il costo, la legge del 2021 che permette di raccogliere le firme online ha fatto sì che già nello stesso anno fossero presentati più referedum dei cittadini (5) che leggi di iniziativa parlamentare (1). Il referendum sulla cannabis nel 2021 raccolse 500 mila firme in una settimana. Fu poi bocciato dalla consulta, ma questa è un’altra storia. 

Per quanto può sembrare strano nel mondo da oltre dieci anni il meccanismo della firma digitale  del cittadino per potersi esprimere oltre il giorno del voto è qualcosa che ormai è normale e possiamo prendere esempio. In Taiwan, le persone possono presentare una petizione al governo direttamente online. Per legge, se si raggiungono le 5.000 firme qualificate, il ministro competente coinvolto nella questione è obbligato a rispondere. In Finlandia il parlamento è obbligato a discutere e votare le iniziative proposte con oltre 50.000 firme su un sito gestito dal Ministero di Grazia e Giustizia (​www.kansalaisaloite.fi​). Nel Regno Unito, le firme possono essere raccolte su petition.parliament.uk. Il governo dovrà affrontare la questione se verranno raccolte più di 10 mila firme; se il numero supera le 100 mila, la questione può essere dibattuta in Parlamento. Nel primo anno di utilizzo solo lo 0,1% delle proposte ha raggiunto le 100 mila firme. In Lettonia bastano 10 mila firme online per proporre un tema da discutere in Parlamento. Nel primo anno in cui questa opzione è stata disponibile, delle 125 proposte 12 hanno superato la soglia, sei sono state discusse in parlamento e due sono state approvate. https://amzn.to/3R3D4jT  

Ora si scoprirà che i cittadini inizieranno ad usare questo strumento in modo molto più rapido e diffuso. E probabilmente dovrebbe essere esteso anche a tutte le raccolte firme anche per questioni elettorali per non confondere la facilità di raccolta con la volontà dei cittadini.