-75% portuali, 0 incidenti, + produttività. Il porto smart conviene?

Esiste un porto commerciale che ha ridotto a zero gli incidenti umani, ha ridotto il consumo di energia per container gestito del 20% (tra l’altro usa solo energia rinnovabile che genera sul posto), riesce a gestire 10 container all’ora aggiuntivi rispetto a prima, ovvero 70 mila l’anno in più, e soprattutto ha ridotto del 75% la forza lavoro di portali necessaria in precedenza. 

È il porto di Tianjin in Cina, uno dei più grandi al mondo, che recentemente ha automatizzato tutto il trasporto dei container con 76 veicoli autonomi che viaggiano per il porto e quasi tutto il personale all’interno degli uffici a controllare le operazioni. 

Più efficiente, meno costoso, meno inquinante, meno pericoloso per le persone, ma ovviamente ad alto impatto (75%) in termini di riduzione dei posti di lavoro

In Italia abbiamo già visto una riduzione di un terzo degli impiegati come portuali per varie innovazioni di automazione negli ultimi 40 anni. Oggi sono rimasti circa 16 mila, replicare il modello con guida autonoma impatterebbe circa 12 mila lavoratori

Negli Stati Uniti i portuali sono entrati in sciopero proprio per questo motivo.

Non esiste una decisione corretta nell’immediato, ma la via è ormai tracciata.