America Mexicana

Trump rinomina il Golfo del Messico (chiamato così da 400 anni) in Golfo d’America. In realtà esiste un ente, l’Organizzazione Idrografica Internazionale (IHO), che definisce i nomi dei bacini più rilevanti di comune accordo con gli altri Stati. La tecnologia tuttavia ha cambiato le priorità: nessuno guarda le cartine di carta internazionali, ma più semplicemente apre Google Maps. Google a pochi giorni dalla richiesta di Trump ha aggiornato i nomi sul suo sistema (ma solo dagli Stati Uniti). La presidente del Messico per tutta risposta ha chiesto a Google di rinominare gli Stati Uniti in America Mexicana dato che gran parte erano messicane fino a metà dell’800.

Il tema della verità nel mondo tecnologico, come ho approfondito nel libro, è cambiato ed è spesso in mano a aziende private che per non scontentare nessuno offrono ad ognuno la propria verità.

Google Maps è un buon esempio perché offre visioni diverse sui confini degli Stati a seconda del luogo da cui ci colleghiamo, il che porta a vedere lo stesso Kashmir in modo diverso dal Pakistan o dall’India: per il primo i residenti lo vedono come territorio conteso e nella seconda appare come parte integrante dell’India. Lo stesso accade per la Crimea vista dalla Russia o dall’Ucraina. In questi casi Google ha deciso di offrire a ognuno la propria verità.