Il business della fame nel mondo

immagine da www.mindful.org
Giovedì prossimo, 9 marzo 2006, la Gran Bretagna nell’incontro con la Comunità Europea, proporrà di mantenere la coltivazione dei semi detti Terminator GM, o anche tecnologia terminator.
La stessa cosa farà in un incontro a livello mondiale tra due settimane in Brasile.

Il Terminator GM è una tecnologia che consente di rendere sterili i semi delle piante. Il raccolto si può fare una volta sola. Ogni anno l’agricoltore deve rivolgersi al produttore di semi, di solito una multinazionale “si global” per comprarli.

Nel 2000 questo abominio, nato con l’intento di evitare la contaminazione di campi non OGM da parte di campi OGM, fu messo al bando con un accordo promosso dalle Nazioni Unite. L’accordo però è stato osteggiato da Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda e dagli immancabili Stati Uniti.

Oggi questo gruppo di nazioni, nell’indifferenza dei ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea, sta cercando di far decadere la moratoria con una valutazione dell’utilizzo di questa tecnica “caso per caso“.
La sterilizzazione dei semi (Gurt) è applicabile alle coltivazioni più comuni, dal riso al grano e i suoi effetti sono peggio della peste bubbonica.

Se estesa al Terzo Mondo metterebbe a rischio la sopravvivenza di un miliardo e mezzo di persone e, in ogni caso, la contaminazione genetica potrebbe riguardare TUTTE le coltivazioni.
I titoli azionari e gli utili delle società biotech “si global” sarebbero invece replicabili, puliti, senza contaminazioni.
La fame nel mondo diventerebbe così un formidabile strumento di business. I semi gurt la promuoverebbero ovunque portando, insieme alle carestie, l’immancabile crescita del PIL e un controllo planetario sulle fonti primarie di alimentazione da parte delle multinazionali.