“Siccome ne sento di tutte le razze, delle fanfaluche incredibili, vorrei dire: se qualcuno invece di girarci attorno pensasse che io o qualcuno del mio partito ha fatto qualcosa di men che lecito lo dica esplicitamente e si becca la sua querela”. Pierluigi Bersani a proposito della vicenda Penati.
Lo penso o non lo penso? Ecco lo penso. E se mi querela? I miei avvocati saranno contenti. Al momento ho solo tre querele e anche loro devono lavorare. Ho deciso lo penso, vada come vada. Io penso che Penati i soldi non li abbia tenuti per sé e li abbia dati a qualcuno. E’ un’ipotesi più che plausibile che li abbia portati a qualche esponente del partito. Magari qualcuno con cui era in stretti rapporti, di cui si fidava, che lo aveva aiutato nella sua carriera politica. E’ un’ipotesi, per carità, ma come posso impedirmi di pensarlo? Il Comitato di Garanzia presieduto dal “precog” (colui che prevede i crimini prima che siano compiuti) Luigi Berlinguer condannerà chiunque pensi male di Bersani. Minority Report per un Minority Pdmenoelle. E’ il precrimine applicato alla politica.
Bersani ha poi sottolineato la necessità della doppia vista: “Nel Pd non c’è una questione morale, esiste l’esigenza di aprire sempre quattro occhi, e vale ancora di più per noi perché abbiamo per fortuna un elettorato molto esigente su questo punto“. Il pover’uomo deve avere seri problemi agli occhi, è praticamente ‘cecato. Penati era il suo braccio destro, ma la mancanza di diottrie gli ha impedito di vederlo all’opera negli episodi di corruzione e concussione dell’ex area Falck a Sesto San Giovanni e nella vendita al triplo del valore della quota della Provincia di Milano dell’autostrada Milano Serravalle a Marcellino Gavio. L’ex sindaco di Milano Albertini da anni richiama l’attenzione sulla Milano Serravalle, anche dei magistrati, ma senza trovare alcun ascolto. Non è strano che nessuno abbia denunciato, abbia indagato? Il consiglio provinciale che approvò la cessione da chi era composto? Qualcuno si oppose? Quante domande e quanti sospetti sull’ennesimo inciucio alle spalle dei contribuenti italiani. Pensare è pericoloso. Bersani lo sa. Per questo annuncia querele. Il precog quattrocchi Bersani sarà il primo politico a fare una class action contro i cittadini pensanti.
Chi pensasse anche lontanamente che Bersani o qualcuno del suo partito abbia fatto qualcosa di men che lecito può scrivere a Pierluigi Bersani e dichiararsi colpevole di cattivi pensieri. Invia la tua email.