Il sorrisetto di Sarkozy è fuori luogo. Non per il soggetto al quale è stato indirizzato, sul quale ci sarebbe da sganasciarsi dalle risate per giorni, ma per i crediti amari della Francia. L’Italia potrebbe ben presto ridicolizzare la grandeur francese. Spezzeremo le reni ai cugini d’oltralpe, partiremo dal Col di Tenda e arriveremo fino al Golfo di Biscaglia senza colpo ferire. La forza del nostro debito schianterà le banche francesi. Altro che Mirage e force de frappe. (*) I valori riportati sono calcolati al netto dei titoli francesi posseduti dai Piigs (**) fonte The New York Times
Le banche francesi possiedono 366 miliardi di dollari del nostro debito (*). E non siamo soli. Oltre al nostro debito, gli istituti di credito posseggono 53,9 miliardi di debito greco, 18,3 miliardi portoghese, 17,3 irlandese e 118 miliardi spagnolo. I debitori sono tutte nazioni a rischio default i cui titoli sono stati svalutati sui mercati dal 15% al 50%, e di riflesso il valore detenuto dalle banche. Il gran totale dei debiti dei Piigs nelle banche francesi è di 573,5 miliardi (**). Il cerino acceso del debito pubblico europeo è nelle mani di Sarkozy che non sembra preoccupato. Lui e l’altro vicini ricordano il film “Lui è peggio di me!“. Nessun sistema bancario è esposto come quello francese al rischio di un default greco o italiano e alla diminuzione di valore sui mercati dei titoli portoghesi, irlandesi e spagnoli. Se fallisce la Grecia per le banche francesi sarà un terremoto, se salta l’Italia, la Francia ne seguirà il destino. Per questo la Grecia non può e non deve fallire e neppure l’Italia: per evitare il crack del sistema bancario, in particolare quello francese.
Perché la Francia ha comperato più di ogni altra nazione titoli a rischio? L’unica risposta è il voler ottenere, attraverso il debito pubblico, una parte della sovranità popolare di altri Paesi e imporgli scelte di carattere economico, come Alitalia e Parmalat, energetico, l’esportazione di centrali nucleari, e militare, il coinvolgimento forzato dell’Italia nella guerra in Libia. Il problema è che gli investimenti francesi in titoli di debito riguardano tutti e cinque i Piigs insieme. Cinque cavalli perdenti per il fantino Sarkozy. Essere disarcionati con il sorriso sulle labbra è un attimo.