Di chi stiamo parlando? “Il mio principale collaboratore fra il 1989 e il 1992, quando ero ministro del Bilancio del governo di Giulio Andreotti“, parole di Cirino Pomicino. Mister X era presente nelle commissioni del debito pubblico, della spesa pubblica e nel comitato scientifico della programmazione economica. Nel 1989 il debito pubblico, prima di Pomicino e Mister X, era di circa 553 miliardi di euro attualizzati ad oggi. Nel 1992 era di 799 miliardi. Un incremento di 246 miliardi. Una crescita del 44,53%. Nel 1989 la spesa pubblica era circa 254 miliardi. Nel 1992 di 371 miliardi, in crescita di 116 miliardi, più 45,90%. Uno dei peggiori risultati economici di un governo della Repubblica Italiana. Poco dopo arrivò Amato che dichiarò che per non fallire era necessaria una manovra da 103.000 miliardi di lire con l’ICI e il prelievo dai conti correnti. Paolo Cirino Pomicino è stato uno degli sponsor all’elezione di Mister X.
L’innominabile è stato presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. Di quest’ultimo fanno parte un centinaio di persone: esponenti dell’alta finanza, dei governi, dei giornali economici. Si riunisce ogni anno in un albergo protetto dalla Cia. I nomi dei suoi membri sono noti. Chi ne fa parte è tenuto all’obbligo del silenzio. Quello che decidono, di cui discutono, può cambiare le sorti del pianeta. E’ un club semisegreto di cui non si sa nulla. Mister X è stato anche advisor internazionale della nota società filantropica Goldman Sachs International. Disse di lui Peter Sutherland, presidente di Goldman Sachs “Mister X è un policy maker e un economista molto rispettato e porta a Goldman Sachs il beneficio della sua considerevole esperienza“. Le banche sono in buone mani, gli italiani un po’ meno.