Se la faccia sfatta della Prima Repubblica è stata una sola: quella di Bottino Craxi, la fine della Seconda Repubblica ha molte facce. Il Nano Bagonghi con gli occhialini rossi, destinato alla fine di Martelli, che chiede “Pulizia, pulizia, pulizia“, lui, l’Intimissimo di Boss(ol)i, che ha cercato di far saltare il quorum dei referendum per il nucleare e l’acqua pubblica non accorpandoli alle amministrative. Il costo della doppia votazione è stato di 400 milioni di euro. Che fa Maroni, risarcisce lei gli italiani o chiama Belsito? L’Anthony Perkins per signore di una certa età nella doccia, l’Azzurro Caltagirone che proclama “Una cosa da fare subito: i presidenti di Camera e Senato identifichino una società di revisione e chiedano ai partiti di accettare una verifica immediata.“. Lo dice solo ora che i partiti sono stati sorpresi con le mani nella marmellata. E’ disperato, chi gli restituirà i voti di Cuffaro? Bersani ha l’aspetto di una prugna rinsecchita, di un Gargamella della Bassa, di un filosofo dell’acqua calda che incrocia continuamente le dita sperando di non essere travolto dagli innumerevoli pdimenoellini alla Penati e Tedesco e chiede con urgenza una legge sulla trasparenza e controllo dei bilanci dei partiti. E a chi la chiede? Alla magistratura, alla Corte dei Conti? No, ai suoi compari di rimborsi pubblici Casini e Alfano che ha risposto “Con me si sfonda una porta aperta!“. Belin, sembrano puttane ricucite. Alfano ha l’espressione del maggiordomo prima di essere scoperto sul luogo del delitto. Rutelli dal viso di putto cadente a uso del signore di turno e Lusi sembrano due ex fidanzati che si scambiano insulti e si restituiscono lettere d’amor perduto. A chi sono andati i soldi del conto corrente della Margherita? Non poteva mancare il monito del Colle che ha sollecitato “Adeguate iniziative“. Quali siano è un mistero della Fede e del Quirinale. Oggi odo gli augelli far festa. Stanno iniziando le pulizie di primavera. Buona Pasqua a tutte le persone oneste.