indice in fretta e furia una selezione dei candidati aperta agli iscritti e ai partecipanti delle Primarie. Si parla di “solo” 10% delle liste bloccate, più tutti i 54 capilista, più 10 “big” che saranno derogati dall’obbligo statuario di massimo tre mandati parlamentari. In più i candidabili dovranno raccogliere un numero di firme pari al 5% degli iscritti provinciali per presentarsi. Con esclusione di chi è già parlamentare, cioè già cooptato dalla segreteria nelle elezioni 2008. Vi sembra democratico?
I candidati alla Camera sono 618 più 12 dall’estero, e 309 al Senato più 6 dall’estero. Le forze politiche candidano il numero massimo. Il 10% di 618 fa 62, il 10% di 309 fa 31, più i 47 capilista, più i 10 derogati fa il totale di 150 deputati e senatori nominati da Bersani, che sicuramente saranno messi nelle posizioni alte delle liste e quindi eletti. Alla Camera, in caso di vittoria di pd (menoelle, ndr) +Sel e con il premio di maggioranza, la coalizione prenderebbe circa 340 deputati, di cui, se ipotizziamo un 30% del pd (menoelle, ndr) ed un 5% di Sel, arriviamo a 291 deputati del pd (menoelle, ndr). 62 più 27 capolista e 5 derogati fanno 94 su 291, ossia il 32% e non il 10%. Ma se vincesse la coalizione Monti o, magari, il M5S, potremmo ipotizzare pd+Sel al 30% con (25% Pd e Sel 5%), con il pd che prenderebbe “solo” 100 seggi, eleggendo quindi solo parlamentari nominati da Bersani. Ma di che “parlamentarie” stiamo parlando? Di democratico c’hanno solo il nome!” Davide Bono