“Il Pd colpisce ancora: il ‘no’ all’emendamento del M5S contro gli affitti d’oro è la prova che Renzi cambia verso, nel senso che di fronte agli sprechi si gira dall’altra parte. Altro che taglio ai costi della politica, il primo atto del premier incaricato è a favore dei privilegi: siamo pronti alle barricate. Abbiamo presentato un emendamento al dl enti locali per modificare la norma del Governo Letta e assicurare la possibilità di disdetta dei contratti per la pubblica amministrazione e gli organi costituzionali, stabilendo entro il 30 giugno 2014 il preavviso direcesso. Renzi ha fatto le consultazioni con i palazzinari e, con il soccorso di Forza Italia e Lega Nord, ha bloccato questa proposta di modifica. Del resto, lo stesso Scarpellini (Milano90), beneficiario degli affitti d’oro, ha ammesso alla stampa di gestire anche le sede del Pd, il Nazareno. Con la bocciatura dell’emendamento M5S, la Camera non potrà più recedere dai palazzi Marini, che costano 24 milioni di euro, e non si potranno più tagliare i 21 miliardi di euro che la pubblica amministrazione spende ogni anno per le locazioni, senza incorrere in interpretazioni ai danni dell’erario. Renzi difende sprechi e privilegi perché rappresenta solo la casta e le lobby. Il M5S farà una battaglia durissima in Aula e nelle piazze per cancellare definitivamente lo scandalo degli affitti d’oro.” Riccardo Fraccaro, M5S Camera