>>>Di seguito l’intervento di Luigi Di Maio, venerdì sera in Piazza del Popolo a Roma<<<
di Luigi Di Maio
Non diamo mai per scontato piazze così. Solo noi ormai riusciamo a riempire piazze così belle. E stare con tranquillità con felicità in una piazza del genere tutti insieme a parlare di politica, di futuro del Paese. Io stasera vorrei parlarvi della credibilità. In queste elezioni romane, come alle elezioni amministrative in tante altre città e come altre elezioni in passato, quanti programmai abbiamo letto? Quanti programmi vengono presentati? In nessuno di questi programmi c’è scritto che vi vogliono lasciare le buche per le strade, o vogliono lasciarvi l’immondizia per le strade. In nessun programma c’è scritto che vogliono crearvi dei buchi di bilancio, o creare enti inutili, società partecipate dove mettere nel cda i loro amici. In nessun programma c’è scritto e accade sempre. Allora noi dobbiamo porci prima di tutto una questione.
Un programma che vale
Dobbiamo convincerci di una cosa: che un programma vale qualcosa se c’è qualcuno che lo porta avanti che vale qualcosa, altrimenti non vale niente. Un programma vale qualcosa se
se la forza politica che lo presenta ai cittadini vale qualcosa. Un programma non vale niente se chi ti dice che vuole cambiare Roma l’ha spolpata Roma, se l’è divorata a colpi di debiti, di buchi di bilancio, di carrozzoni politici e di corruzione. Ebbene io non sono venuto qui a dirvi faremo
io sono venuto qui a dirvi che se oggi Virginia Raggi vi assicura che taglierà gli sprechi del Comune di Roma, le spese inutili, le spese che non servono, tutti quei privilegi che si è creata la classe politica in decenni, è perché noi siamo l’unica forza politica di questo Paese che non ha aspettato una legge per tagliare lo stipendio ai propri parlamentari o per rinunciare a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali. Ed è per questo che abbiamo la credibilità per dirvi che arriveremo lì, apriremo i bilanci, taglieremo quello che non serve e metteremo i soldi che vengono dalle spese inutili in servizi essenziali, in asilo nidi, in trasporti, in polizia urbana, in sicurezza. Ma non avremmo nessuna credibilità se fossimo l’ennesima forza politica che da un palco vi dice: si dovrebbe fare una legge per ridurre gli sprechi della politica però intanto che la legge me lo consente io mi prendo tutto lo stipendio, utilizzo l’auto blu, il volo di Stato. Saremmo gli ennesimi ipocriti, e invece non abbiamo aspettato nessun altro per farlo, perché prima ancora che con le leggi questo Paese lo possiamo cambiare con l’esempio. Le cose cambiano senza per forza scriverlo in una legge. Ed è questo che vogliamo fare a Roma. Governarla dando l’esempio di trasparenza, onestà, competenza.
Reddito di cittadinanza
Ci siamo battuti per il reddito di cittadinanza, io vorrei farvi conoscere qualche cittadino di Livorno che in questi giorni sta accedendo al reddito di cittadinanza comunale che ha istituito il sindaco Nogarin del M5S. Io vorrei farvelo conoscere, qualche cittadino di quelli che sta accedendo al reddito di cittadinanza comunale. Uno l’hanno intervistato stamattina, era un padre di famiglia che ha perso il lavoro, e aveva perso tutto. Il sindaco di Livorno tagliando gli sprechi ha fatto un bel reddito di cittadinanza comunale dicendo: tu non hai il lavoro, ok, io ti dò un reddito, tu ti formi e ti qualifichi per un nuovo lavoro. E poi quando te lo proponiamo, se lo rifiuti, perdi il reddito. Questo è il reddito di cittadinanza. Vorrei farvi conoscere, vorrei presentarvi i tanti italiani che hanno aperto un negozio, un’impresa o uno studio professionale con i soldi dei nostri stipendi. Noi non solo diciamo che tagliamo gli stipendi ai parlamentari del M5S, ma 17 milioni di euro di tagli in 3 anni noi li abbiamo messi nelle casse del Ministero dello Sviluppo Economico per far partire nuove imprese in Italia. Io ieri sera sono stato in un ristorante dove c’era una signora che ha detto: io e mio marito avevamo perso il posto di lavoro, grazie al microcredito con i vostri stipendi oggi abbiamo aperto questo ristorante e possiamo dare un futuro ai nostri figli e alla nostra famiglia. Io vorrei presentarvele queste persone. Ad uno ad uno ve le vorrei presentare. In Italia esistono 4.500 posti di lavoro derivanti da 1800 imprese nuove nate con i soldi dei nostri stipendi, e poi la lotta ad Equitalia.
Aboliamo Equitalia
Si può parlare della lotta ad Equitalia. Tutti vi diranno che vogliono abolire Equitalia ma nessuno lo ha mai fatto, anzi l’ha istituita proprio quel partito che diceva di proteggere gli imprenditori. Beh noi non abbiamo aspettato la legge che ci hanno bocciato decine di volte in Parlamento. Per abolire Equitalia voi aveste in un video alcuni dei nostri sindaci. Noi governiamo 15 città: in 10 Equitalia è stata già messa alla porta. La riscossione non la fa più. Vorrei farvi godere quei consigli comunali coi nostri sindaci, io ci sono stato, a consigli comunali in cui i nostri sindaci aprono la seduta e dicono: stasera si vota per non rinnovare la convenzione ad Equitalia. Chi è favorevole? Chi si astiene? Chi è contrario? Bene, Equitalia non riscuoterà più le tasse. 10 minuti per fare una cosa tanto semplice quanto rivoluzionaria. Questo per dirvi che le cose possono cambiare in questo Paese, dobbiamo solo, solo non sottostare alla dittatura del non si può fare. Quando vi dicono che le cose che non si possono fare credetemi, è la volta buona per provarci, perché le cose possono cambiare, quindi a queste elezioni amministrative non si scontrano delle persone, non si scontrano i candidati sindaco, guardate che facciamo un errore se pensiamo che è uno scontro tra Virginia Raggi, Chiara Appendino, Corrado e Brambilla, Bugani e gli altri candidati sindaco. Io non penso che sia uno scontro tra i nostri candidati e quelli degli altri.
Due idee di Paese
Qui si stanno scontrando due idee di Paese. Dove ci siamo noi che restituiamo i soldi ai cittadini e tagliamo gli sprechi e loro che chiedono indietro agli italiani gli 80 euro che avevano dato per la campagna elettorale delle Europee, trattando gli italiani come degli evasori. Ci sono oltre 400.000 italiani che hanno solo la colpa di aver perso il posto di lavoro e quindi aver guadagnato meno di 8.000 euro e gli hanno chiesto indietro gli 80 euro che loro gli avevano dato dicendogli di spenderli per far girare l’economia. Vergognoso! Questi sono dei truffatori politici. E nient’altro. Allora, l’ultima volta che abbiamo gridato in coro onestà era per salutare Gianroberto Casaleggio che salutiamo da questa piazza. Sarebbe orgoglioso di noi stasera e lo è ne sono sicuro. Se i programmi si attuassero, se i programmi si realizzassero noi avremmo dei cittadini liberi, se il reddito di cittadinanza esistesse per tutti i cittadini, se il microcredito esistesse per tutte le imprese, se Equitalia veramente fosse abolita, se si facesse una seria lotta alla corruzione avremmo dei cittadini liberi, imprenditori che possono partecipare alle gare d’appalto senza doversi battere con la camorra, la ndrangheta col massimo ribasso, avremmo dei professionisti che non sarebbero inseguiti dall’Agenzia delle Entrate, avremmo un Paese in cui i cittadini sarebbero liberi e felici. Ma loro i cittadini liberi e felici li temono, sono un problema per loro. Quanto potere hanno? Pensiamoci un attimo. Quanto potere hanno i partiti di questo Paese, gli altri, quelli che ogni giorno passano il tempo a criticarci. Hanno tv, giornali, banche, grandi imprese, grandi industrie, hanno dalla loro le lobby del petrolio, del carbone.
Boomerang
Se tutto questo potere lo utilizzassero per aiutare i cittadini italiani anziché combattere il M5S? Io gli chiedo solo questo: utilizzate questo potere per aiutare le persone, non per sparare menzogne sul M5S e su questa piazza. Mi dicono che i principali tg italiani hanno detto: il M5S è in piazza, e poi hanno parlato di Quarto. Fantastico, sono fantastici, fantastici, fantastici. Ma questo sarà un boomerang, questo sarà un boomerang, sarà un boomerang. Io vi dico soltanto un altro paio di cose, un altro paio di riflessioni che ho fatto in questi mesi, in questi anni in Parlamento. Nel 2013 ci davano tutti per morti, tutti dopo le elezioni politiche, tutti dicevano, vabbé, è un fuoco di paglia, scompariranno, spariranno. Oggi siamo più forti di prima, non perché abbiamo più voti, perché abbiamo più consenso, perché siamo un modo di fare politica differente che loro temono, temono, e quindi siamo nella bocca del Presidente del Consiglio ogni giorno, siamo nella bocca dei principali, dei principali ministri di questo Governo. Ogni giorno, ci nominano sempre, perché è pericoloso dimostrare in questo Paese che si può fare politica diversamente. E allora noi stasera qui vi chiediamo una cosa: ci avete mandato all’opposizione, in Parlamento, ci avete mandato all’opposizione in tanti consigli regionali, abbiamo fatto 28 mesi di opposizione in Campidoglio. In questo comune ci sono voragini di bilancio, ci sono problemi enormi sui trasporti, sulla viabilità, lo sapete benissimo. Io vi prego, dateci l’opportunità di governare a tutti i livelli e noi lo cambiamo questo Paese. Perché non potete pretendere, non potete pretendere, non potete pretendere di farci cambiare tutto dall’opposizione, permetteteci di governare, non ve ne pentirete. Perché altrimenti l’alternativa è votare quelli, gli altri, che sapete come governano, voi avete un vantaggio quando votate gli altri: sapete come governeranno, come hanno governato negli ultimi 30 anni, e ci hanno restituito il Paese in queste condizioni.
Non c’è più tempo
Quindi oggi io sono qui per dirvi che non abbiamo più tempo, ora o mai più, cambiamo questa città, poi cambiamo il Paese, dateci l’opportunità e cambiamo tutto. Perché deve cambiare tutto. Questo, questo è un Paese, questo è un Paese in cui nessuno crede più nelle leggi, Calamandrei diceva una cosa bellissima: “c’è democrazia quando i cittadini credono nelle leggi dello Stato, perché credono che incarnino i loro valori”, oggi nessuno crede più nelle leggi dello Stato, perché nessun pensionato minimo potrà mai credere nelle istituzioni di questo Paese, finché ci saranno pensionati che prendono 20.000 euro al mese, con 3 giorni in Parlamento o con 6 anni in qualche grande partecipata di Stato, nessuno crederà alla scusa non ci sono soldi, finché in questo Paese avremo 10 miliardi di euro di enti inutili, 10 miliardi di euro di mancati introiti alla lotta alla corruzione, 12 miliardi di euro di mancati introiti per non aver fatto una seria lotta alla contraffazione, 12 miliardi di euro di pensioni d’oro. Potremmo andare avanti all’infinito, però noi dobbiamo capire una cosa e realizzarla: i gravi problemi che abbiamo, i buchi di bilancio, i grandi sprechi di questo Paese, sono la nostra più grande opportunità. Perché siccome non ci nutriamo di tutta questa roba, non ci nutriamo dei carrozzoni, non ci nutriamo delle pensioni d’oro, non ci nutriamo dei grandi stipendi, voi avete la sicurezza che se vorrete mandarci al Governo degli enti locali come del Paese avremo la credibilità e la libertà per aprire i bilanci, tagliare queste spese inutili e fare investimenti per creare nuovi posti di lavoro, e detassare il lavoro e le imprese. Questa è la credibilità che io mi sento di poter vantare come M5S.
Una grande partita
Quindi vi chiedo soltanto un ultimo favore, qui, stasera: domenica ci saranno persone che faranno gite fuori porta con la famiglia, altri che non avranno voglia magari di andare a votare, e altri che si sentiranno scoraggiati per la solita campagna che si fa di fango contro di noi per farci sembrare come gli altri. Beh, io vi chiedo una cortesia: quello che ci siamo detti qui stasera, l’aria che si respira stasera qui, trasmettetela ai vostri amici, ai vostri parenti, a quelli che conoscete che sono scettici nell’andare a votare. Si gioca una grande partita domenica, molto più grande di quello che pensiamo. Si gioca la partita della libertà delle istituzioni. Fateci entrare lì dentro e vi restituiremo le chiavi delle istituzioni che da 30 anni non troviamo più. Roma. Cambiamo tutto! E cambiamo in fretta! Sosteniamo Virginia Raggi, grazie!