di MoVimento 5 Stelle Senato
Dopo lo scandaloso decreto Salva-banche, che sacrificò decine di migliaia di azionisti e obbligazionisti sull’altare di quattro piccole banche fallite, il PD provò a salvarsi la faccia chiedendo l’istituzione di una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità degli organismi di vigilanza e degli istituti di credito. Era il dicembre 2015. Peccato che a 8 mesi di distanza proprio il PD continui a prendere tempo, rinviando all’infinito l’inizio dei lavori in commissione Finanze al Senato, come denunciato dalla senatrice M5S Laura Bottici.
Nel febbraio 2016, infatti, il Presidente di commissione Mauro Marino (PD) iniziò l’esame dei diversi disegni di legge, alcuni dei quali proponevano di estendere le indagini anche alla difficile situazione di Monte dei Paschi di Siena. La maggioranza della commissione decise quindi di convocare le audizioni sul sistema bancario. Tuttavia, una volta concluse le audizioni e nonostante le pressioni del M5S per iniziare finalmente i lavori, la maggioranza ha continuato a fare orecchie da mercante e oggi il senatore PD Gianluca Rossi ha chiesto ulteriori audizioni.
È evidente lo sporco gioco della maggioranza a guida Pd: prima si è fatta bella proponendo la commissione d’inchiesta e poi, passata la tempesta mediatica sul salvataggio delle quattro banche, ha ben pensato di ostacolare in ogni modo l’inizio dei lavori. Nel frattempo, non solo quattro banche sono fallite, ma il nostro sistema bancario è tornato a tremare sotto i colpi dei mercati. Il titolo MPS è in picchiata e ha perso più del 70% del suo valore dall’inizio dell’anno e gli stress test di fine luglio potrebbero assestare il colpo di grazia al nostro settore creditizio. Non ci sono più audizioni che tengano: ogni giorno che passa senza la commissione di inchiesta è uno sfregio ai risparmiatori truffati da questo Governo delle banche.