di Raffaele Trisciuzzi, M5S Fasano
Il 25 luglio si è tenuta la prima seduta del Consiglio Comunale di Fasano (Brindisi) nella quale si è deciso di convocare subito un’altra seduta straordinaria per il prossimo 1 agosto. Sin qui tutto sembrerebbe filare liscio, se non fosse che tra i punti da discutere previsti nell’ordine del giorno non si trovano progetti per la risoluzione di problemi dei cittadini, ma bensì l’approvazione del piano regolatore generale della “Nuova zona Artigianale e Commerciale – Zona D3“, nella quale è prevista la costruzione di un “Outlet” da parte della società Egnazia Shopping Mall S.r.l. legata non solo a Lorenzo Rosi, ex Presidente di Banca Etruria, ma anche agli affari della famiglia del Bomba, per il tramite del Babbo.
Un progetto, quello dell’Outlet, che è stato oggetto di non poche polemiche non soltanto per le società che si trovano dietro, ma anche per aspetti tecnici. In pratica, il progetto sarebbe stato presentato nell’estate del 2015 e poi ripresentato, ancora una volta, nel dicembre 2015 per rispondere ai chiarimenti che erano stati richiesti dalla Regione e dal Comune, prendendo una corsia preferenziale, proprio con l’arrivo della nuova Giunta comunale, guarda caso, a maggioranza Pd guidata da Francesco Zaccaria. Ma perché tanta fretta a far approvare il progetto dell’outlet con tutti i problemi che ci sono da risolvere a Fasano e nel territorio limitrofo? Chi starebbe premendo sull’acceleratore?
Gli intrecci societari che ci sono dietro la costruzione dell’outlet sono tanti e sono stati ricostruiti da numerosissimi giornali. Seguite bene. La Egnazia Shopping Mall S.r.l, ovvero, quella che si occuperà della costruzione dell’Outlet è amministrata da Lorenzo Rosi (ex Presidente di Banca Etruria, la banca che ha defraudato migliaia di risparmiatori) che avrebbe legami con la società Syntagma la quale, a sua volta, avrebbe come socio la società Nikila Invest. Nikila Invest avrebbe anche una partecipazione del 40% della società Party S.r.l. (ora in liquidazione) che farebbe capo alla famiglia Renzi.
Un “legame di business” teoricamente difficile da tracciare, che però nella pratica sembrerebbe essere stato confermato dai fatti. L’ex sindaco di Fasano, infatti, ha dichiarato che nel marzo 2015 il padre del Bomba (tale Tiziano Renzi) si è recato personalmente presso il Comune, insieme ai manager della società Egnazia Shopping Mall S.r.l., proprio per parlare del progetto e, addirittura, sarebbe stato presentato come “consulente per gli aspetti riguardanti il marketing“.
Perchè gli interessi dei cittadini vengano sempre dietro i business dei familiari di chi ci governa? Come è possibile che si convochi una seduta consiliare in Agosto per parlare di bilancio e si finisce col parlare in seduta straordinaria di interessi privati, e non di asili, trasporti, rifiuti, ecc? Le vicende di Banca Etruria che vedono coinvolto direttamente il padre della Boschi e lo scandalo di Trivellopoli che ha comportato le dimissioni del Ministro Guidi non ci hanno insegnato nulla?