di M5S Senato, Commissioni Bilancio e Finanze La Commissione Europea sta tirando avanti la carretta del Governo in vista del referendum del 4 dicembre. La lettera che il commissario europeo agli affari economici Pierre Moscovici ha mandato al Ministro Padoan è un misto di ipocrisia e di paura: da un lato si nota come la manovra finanziaria non rispetti affatto il percorso indicato dal Fiscal Compact, dall’altra si evita qualsiasi polemica con il Governo per paura che toni alti producano effetti sfavorevoli sul referendum costituzionale, con la vittoria del NO. È l’ennesima dimostrazione di quanto la Commissione Europea sia poco tecnica e molto politica. Non interessa il rispetto dei Trattati, peraltro folli e recessivi, ma l’esito di un referendum e, più precisamente, la sconfitta del M5S, unica vera forza di opposizione al Governo dell’austerità. Già, perché il premier da ormai tre anni sta facendo esattamente questo: tagli selvaggi ai servizi pubblici e agli investimenti nascosti dietro il velo delle sue mancette clientelari. Nel 2015 gli 80 euro, nel 2016 l’abolizione dell’Imu e per l’anno prossimo due prese in giro come l’anticipo pensionistico che indebiterà i pensionati e l’abolizione di Equitalia, che in realtà è un semplice trucco; all’agenzia di riscossione verrà cambiato il nome ma non la sostanza e il presidente rimarrà lo stesso. Ciò che manca alla manovra è proprio quello di cui ha bisogno il Paese: investimenti pubblici con alto ritorno economico ed occupazionale, reddito di cittadinanza per eliminare gradualmente la piaga della povertà e messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale. La Legge di Bilancio 2017, invece, oltre a prevedere entrate fantasiose che assomigliano tanto a dei condoni (voluntary disclosures bis, contenuta nel decreto fiscale collegato), continua a tagliare risorse alle Regioni (altri 2,7 miliardi in meno per le spese non sanitarie) e non spinge per nulla sugli investimenti, dedicando 2 miseri miliardi a fronte di un crollo di 20 miliardi di euro negli ultimi 7 anni. Il M5S non sta né con la Commissione Europea né con il Pd!