di Eleonora Evi, Movimento 5 Stelle Europa
Arriva il maxi-patteggiamento Volkswagen da 14,7 miliardi con la giustizia americana. La notizia, più che la cifra spaventosa che il costruttore tedesco dovrà sborsare, è quanto piuttosto è riuscito a risparmiare dal mastodontico conflitto d’interesse europeo e dall’incapacità dell’Europa di sanzionarlo adeguatamente. In USA le vetture finite nell’occhio del ciclone sono circa 500mila, in Europa si parla invece di circa 30 milioni solo per gli Euro5 (sessanta volte tanto). Facendo un rapito calcolo sul numero effettivo di auto vendute e rapportandolo con i soldi che la casa di Wolfsburg verserà ai cittadini americani, possiamo affermare che a quelli europei spetterebbe un risarcimento di oltre 850 miliardi.
Ma se negli USA lo scandalo dieselgate ha visto una certa solerzia e prontezza di azione da parte delle autorità competenti – in particolare per quanto riguarda le misure di compensazione per i consumatori -, in Italia ed in Europa, dove non vi è solo la questione “risarcitoria” sul tavolo ma ben più gravi problemi di salute pubblica e inquinamento ambientale, tutto resta fermo. Come detto, sono i numeri a dover fare riflettere: in USA le auto diesel in circolazione sono solamente l’1% dell’intera flotta, mentre in Europa circa il 60%. Le conseguenze si registrano soprattutto sull’impatto delle emissioni NOx e quindi sulla salute delle persone.
La commissione d’inchiesta EMIS sulla vicenda dieselgate è arrivata a metà del suo mandato, mettendo in luce molti aspetti preoccupanti dell’intera vicenda in salsa europea: dai pesanti e considerevoli conflitti d’interesse tra costruttori di auto e le autorità di omologazione e controllo, fino all’assurda normativa europea in vigore, che ha dato ampio spazio d’interpretazione ai costruttori di auto nel rispettare i limiti non per strada, ma solo in laboratorio, per mezzo di test completamente inadeguati. Con l’aggravante che tutti sapevano del problema, ma nessuno ha agito per porvi rimedio.
Quanto dobbiamo ancora aspettare perché in Europa non solo VW, ma anche le altre case costruttrici che producono auto (che inquinano fino a 20 volte i limiti consentiti) siano punite seriamente? E quanto dovremo aspettare per avere delle auto davvero pulite in circolazione che non mettano a rischio la nostra salute?
Video archivio, febbraio 2016. La lobby dell’auto travolge il Parlamento europeo: