di Paola Taverna
Dopo che i LEA (Livelli essenziali di assistenza) sono stati 16 anni fermi al palo e dopo mesi di annunci, pare che l’aggiornamento arriverà a breve. Fin qui una buona notizia che tutti aspettavamo da tempo. Ma dietro l’angolo si nasconde il rischio dell’ennesimo pacco: nel decreto ministeriale che il governo ha presentato per l’aggiornamento dei Lea incredibilmente non c’è traccia della legge del M5S approvata ad agosto scorso sugli screening neonatali allargati (L.167/2016), e che aspettava proprio questo decreto per essere definitivamente operativa e restituire una speranza a bimbi e famiglie meno fortunati.
Ma non finisce qui, perché non solo il decreto non contiene alcun riferimento alla legge del m5s, ma sembrano scomparsi anche parte dei fondi che la legge stessa stanziava. La norma approvata infatti prevedeva un ulteriore stanziamento per gli screening di 15,7 mln e invece nel decreto ci sono solo 15mln. Che fine hanno fatto questo soldi? Dove vanno a finire?
Con la nostra legge gli screening neonatali allargati diventano obbligatori e gratuiti su tutto il territorio nazionale, senza più nessuna differenza tra una Regione e l’altra. Stiamo parlando di esami semplicissimi ma preziosi per salvare la vita di un bambino: se effettuati entro le 48 ore di vita del neonato possono individuare fino a 40 malattie metaboliche rare, che se prese in tempo possono essere curate e risparmiare al bimbo, e alla sua famiglia, una vita di malattia e sofferenza e addirittura la morte.
Perché la norma sia operativa serve che il Ministero della Salute aggiorni i Lea, come si sta avviando a fare, ma inserendovi anche gli screening neonatali tra gli esami garantiti dal Servizio sanitario nazionale. Se così non fosse, la legge non potrebbe di fatto essere applicata, e così facendo si lascerebbe immutata la situazione di caos e disuguaglianza che regna su tutto il territorio nazionale, con Regioni virtuose come la Toscana che già eseguono gli screening allargati’ (su oltre 40 malattie) e altre in cui non sono nemmeno previsti. La salute è un diritto riconosciuto dalla nostra Costituzione e non può essere una roulette russa, per cui ti salvi solo se nasci nel posto giusto!
Questa assurda vicenda è la prova che quando la Lorenzin ci viene a dire che la schiforma di Renzi azzererà le differenze tra Regioni in tema di sanità, ci sta raccontando balle: per una sanità più giusta e più equa, serve un governo che voglia davvero garantire equità e giustizia ai cittadini e tutelare il diritto alla salute di tutti, e non solo di chi ha il portafoglio gonfio.
Il Ministro della Salute non si azzardi a scherzare sulla salute degli italiani: vogliamo sapere che fine ha fatto la legge del M5S sugli screening neonatali e sperare che si tratti solo di una svista a cui il governo rimedi il prima possibile, altrimenti la Lorenzin sarà responsabile di aver affossato una legge votata all’unanimità dal Parlamento affinchè non ci fossero più bimbi di serie A e bimbi di serie B. La legge c’è, non lasceremo che questo governo la affossi.