di Iolanda Nanni, capogruppo del M5S Lombardia
L’esplosione avvenuta presso la raffineria Eni di Sannazzaro de Burgondi (PV) è un incidente gravissimo che conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, la pericolosità degli impianti fossili.
Ci auguriamo siano state attivate tutte le misure atte a tutelare la salute della popolazione. E’ in casi come questo che si rivela tutta l’irresponsabilità’ di chi ha autorizzato, proprio al fianco della raffineria più grande d’Europa, la più grande discarica di amianto d’Italia. Non ci vuole una volpe per immaginare che quella non è un’area sulla quale insediare impianti già di per sé impattanti per l’ambiente e per la salute.
Per fortuna non risultano vittime, ma ci auspichiamo che gli enti preposti si attivino immediatamente per informare puntualmente i cittadini e tutelare la salute dei lavoratori e della popolazione alla quale è stato chiesto di chiudersi in casa. Questo è solo l’ultimo di una serie di incedenti avvenuti alla raffineria Eni. Noi, come i cittadini del territorio, non siamo tranquilli ed esigiamo trasparenza. Per questo il M5S chiederà di fare chiarezza sulle cause dell’incendio, sulla salute dei lavoratori, sulle sostanze tossiche disperse dall’inquietante nube nera ai danni della popolazione.