di MoVimento 5 Stelle
Un voto che ratifica un accordo scandaloso, che fa spendere almeno due miliardi e mezzo di euro di soldi pubblici, e che sventra una valle, prosciuga i corsi d’acqua, sparge polvere di amianto su tutto il territorio. Ecco cos’è l’accordo Italia Francia sul Tav che la maggioranza ha fatto approvare oggi.
Da quindici anni i governi Italiano e Francese continuano a non rispettare l’art. 1 dell’Accordo di Torino del 2001 che ha stabilito che “l’entrata in servizio dovrebbe avere luogo alla data di saturazione delle opere esistenti”.
Infatti non viene mai detto che una linea per il trasporto merci su ferro già c’è! Ma ad oggi utilizzata al 17% della sua capacità, tre volte meno che 15 anni fa.
Perché non spostare già oggi il traffico merci lì? Perché non si usa quella linea invece di fare un altro tunnel? Perché il partito dei cementificatori, dei costruttori, dei perforatori rimarrebbe senza foraggio. Perché la criminalità organizzata e la corruzione perderebbe un grande affare.
Con la firma dell’accordo si è dato il via libera a 57 km di tunnel che sventreranno un intero territorio, con costi stimati in 26 miliardi che ci indebiteranno per anni.
Sono numerosi i motivi dei nostri NO: da sempre il M5S è al fianco dei NOTAV e lo sarà sempre.
Con quest’opera si realizza uno sterminio della natura e dei diritti dei cittadini.
Si prosciugano le falde acquifere, si riempie la valle di amianto, si perfora inutilmente la montagna.
Quei 2,5 miliardi potrebbero servire per bonificare le scuole dall’amianto, per i terremotati, per pagare un anno di messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, per dare 100 euro in più al mese per un anno ai pensionati con la pensione minima. L’elenco potrebbe essere lunghissimo.
In Aula abbiamo ascoltato bugie assurde, tipo quella che quest’opera comporterebbe un consumo di suolo quasi nullo.
Ma come fanno a dirlo? Forse non calcolano il suolo in galleria? Hanno forse un conteggio tutto loro? Come se non bastasse poi hanno precisato: il Tav non consuma suolo ma sottosuolo perché è dentro la montagna.
È davvero troppo!
È un’opera insostenibile economicamente anche perché di fatto il Parlamento ha approvato una legge dal costo variabile, autorizzandone fin da ora la lievitazione dei costi.
L’analisi del costo al chilometro mette in evidenza che sarà di 356 milioni per l’Italia e di 78 milioni per la Francia (4,6 volte in più).
Non ratificare questa legge significa anche restituire da subito all’Italia la sua sovranità economica.
L’Italia ha già approvato una parte dei fondi per i lavori sul suolo italiano e per la sua quota, il CIPE non ha ancora deliberato l’impegno italiano a pagare il 57,9% dei lavori sul suolo francese.
Il risultato è quello di avere già installato nelle Alpi Nord-Occidentali un cantiere simile a quello della Salerno Reggio Calabria che assorbe risorse economiche e non produce nulla se non spreco, devastazione e corruzione.
Ecco perché continuiamo e continueremo per sempre a dire NO al Tav. E saremo sempre al fianco dei cittadini della Valsusa!