di Beppe Grillo
Il ruolo dei sindaci 5 Stelle non è facile: prendono in eredità comuni lasciati in macerie dalla vecchia politica dove i buchi di bilancio e le logiche clientelari sono all’ordine del giorno.
A Civitavecchia, grazie al nostro Sindaco Antonio Cozzolino, alla sua Giunta e alla sua maggioranza, si è respinto l’assalto di mafia capitale, come testimonia una famosa intercettazione in cui la vice sindaca Daniela Lucernoni veniva descritta come incorruttibile, dai magnaccia del business sull’immigrazione. E mentre nei comuni limitrofi si va verso la richiesta di rinvio a giudizio per tre sindaci nell’ambito dell’inchiesta “Mafia Litorale”, la Giunta 5 Stelle di Civitavecchia continua nella sua opera di risanamento di un territorio distrutto: la Corte dei Conti poco tempo fa ha certificato il buon operato della Giunta Cozzolino che ha permesso di uscire da un quasi sicuro dissesto, il Tribunale ha dichiarato ammissibile il piano di concordato per ripianare le voragini di bilancio lasciate nelle partecipate dagli “esperti della politica”, l’acqua viene mantenuta pubblica nonostante gli assalti di Acea, ad Enel viene imposto il rispetto di contratti che giacevano nel dimenticatoio da anni e stanno rilanciando l’università locale ormai moribonda dopo anni di malagestione.
Voglio ringraziare Antonio e la sua squadra per i risultati raggiunti in questi due anni e mezzo di amministrazione 5 Stelle e li invito ad andare avanti uniti e compatti, nonostante in questi giorni stiano vivendo momenti difficili, perché due consiglieri comunali eletti con il MoVimento sono passati al gruppo misto. La storia è sempre la stessa: personaggi che si fanno eleggere grazie al MoVimento 5 Stelle e poi tradiscono il voto degli elettori. Chi viene eletto e cambia idea, deve dimettersi, non cambiare casacca. Chi segue le logiche della vecchia politica si pone automaticamente fuori dal Movimento 5 Stelle.
Dobbiamo volare alto e continuare a sostenere i nostri Sindaci nel rilancio di comuni, usati come bancomat dei partiti per decenni. Non mollate ragazzi!