di Beppe Grillo Luigi Di Maio ha consegnato ieri al presidente dell’ordine dei giornalisti, la raccolta delle balle pubblicate su Virginia Raggi e sul MoVimento 5 Stelle negli ultimi giorni, con l’indicazione di chi ha firmato quelle fake news. L’ordine dei giornalisti dovrebbe rappresentare il garante del rispetto della deontologia professionale dei suoi iscritti, così abbiamo segnalato al suo presidente i casi in cui sono state pubblicate notizie false. I giornali, ovviamente, hanno gridato allo scandalo. Si credono una casta intoccabile, chi li mette in discussione è un eretico, da bruciare sulla ca(ta)sta del politically correct. Probabilmente si credono immuni perchè quello che raccontano è omologato e copiato sugli altri giornali, perchè sanno di non avere creato loro, personalmente, quella data notizia: sta anche sugli altri giornali! Una bugia è il frutto di un atto volontario con l’intento di arrecare un danno, non è un errore. Deve essere costruita a pensata, non è una cosa colposa (involontaria) ma dolosa. Si percepiscono come intoccabili, eppure, se mentono, dovrebbero risponderne, a chi è stato diffamato ed al pubblico che è stato disinformato, penalmente e civilmente. Perchè si sentono immuni? E’ semplice, si considerano parte di un sistema più ampio, perchè si tratta di testate differenti solo per il nome, una vera e propria etichetta. L’informazione è un prodotto, un contenuto da vendere, ed è risaputo che i venditori sono bugiardi. Lo diamo per scontato e non ce ne stupiamo, nel caso dei venditori come oramai in quello dei giornali. Ma chi comanda? I direttori che sfornano editoriali in cui si millantano vittime e non carnefici. Gli italiani sanno come funziona il sistema mediatico e chi c’è dietro i grandi gruppi editoriali. Avete mai letto un articolo di Repubblica sui 600 milioni che Sorgenia (all’epoca di De Benedetti) non ha mai restituito a MPS? Oppure sulla centrale a carbone di Vado Ligure quando era di De Benedetti? O magari, sulla sua posizione di tesserato numero 1 del Pd? I potenti, quelli veri, sono tutelati da giornali e tv da batterie di fake e demonizzazioni dell’avversario, che oggi è uno solo: il MoVimento 5 Stelle. Più ci attaccano, meno sono credibili. Il 2017 sarà l’anno nero dei giornali: una buona notizia per l’informazione italiana. Quando li vedo chiedersi a vicenda le cose nei Talk, dove si invitano a vicenda, è come guardare gente in preda al panico che cerca di rassicurarsi a vicenda.