di Virginia Raggi
Abbiamo lanciato oggi “Non farti riconoscere, paga il biglietto!”, una campagna contro l’inciviltà di chi non paga il ticket di bus e metro. Ecco il video con l’attore e doppiatore Francesco Pannofino che veste i panni di un controllore e ci ricorda l’importanza di quello che può sembrare un piccolo gesto ma che in realtà non è altro che un grande atto di rispetto verso la città e la nostra comunità.
Stiamo cercando di invertire la rotta: ATAC ha potenziato la lotta all’evasione tariffaria riorganizzando il servizio ed aumentando in questi mesi i controlli. Ecco i numeri: nel 2016 i passeggeri controllati sono stati più di 2,1 milioni mentre c’è stato un aumento del 26% delle multe rispetto il 2015. E il trend è in positivo anche nei primi due mesi del 2017: i passeggeri controllati sono aumentati del 14%, il numero medio di sanzioni si è attestato a otto multe per agente a fronte delle cinque del 2016 (+60%) mentre le vetture controllate sono incrementate del 20%. Segno positivo anche per i ricavi: gennaio 2017 segna un +7,3% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Inoltre è stata attivata una task-force anti-evasione composta da 310 controllori. A questi si aggiungono, in funzione di deterrente, altri 75 addetti alla sorveglianza ai varchi delle linee metropolitane e ferroviarie. Ma non finisce qui: aumenteremo sempre più il numero dei controllori e presto ci sarà nelle metro la doppia timbratura, in entrata ed uscita partiremo entro l’anno con la metro C.
Dobbiamo riuscire a portare Roma alla normalità. E pagare il biglietto dell’autobus è una cosa normale. Come pagare il caffè al bar o il biglietto del cinema. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma serve l’aiuto di tutti i cittadini.
Serve un percorso di crescita culturale. La parola chiave è riprovazione sociale. I cittadini stessi devono condannare l’inciviltà di chi non paga il biglietto. Dobbiamo ripristinare le cose normali che purtroppo sono assenti. Quando andiamo all’estero facciamo l’abbonamento ai mezzi pubblici poi tornati a Roma, la nostra città, ci dimentichiamo di queste sane e normali abitudini. L’ATAC è di tutti. La città è di tutti. Noi vogliamo farla rinascere ma serve l’impegno di tutti per farcela. Dai Dai Dai!