Domenica 9 luglio alle 19:30 ci vediamo al Castello a mare a Palermo, insieme a Beppe Grillo, Davide Casaleggio, Luigi Di Maio e tanti parlamentari nazionali, per proclamare il risultato delle regionarie online con le quali sceglieremo questa settimana la nostra squadra e il nostro candidato presidente. Non mancate, sarà una festa di democrazia, sarà l’inizio della storia in cui racconteremo al mondo che la Sicilia è fatta di uomini e di donne, straordinariamente normali, che hanno deciso di voltare pagina, e che nessuno potrà fermarli! L’evento avrà inizio ore 19:30, fine ore 21:30. Il Castello a Mare si trova in via Filippo Patti n. 25 a Palermo, qui trovate tutte le info.
di MoVimento 5 Stelle Sicilia
Questa settimana, a partire da domani, ci saranno le “Regionarie”, la selezione attraverso il metodo online con il quale il M5S sceglie i propri candidati per le elezioni. Credo che sia un grande momento di democrazia reale, sono infatti quasi 700 i partecipanti che si sono messi a disposizione per questa sfida. Questo dato, se da un lato è meramente numerico, dall’altro è invece indice di grande cambiamento culturale. Prima erano le sezioni di partito, attraverso i loro segretari, a decidere chi candidare, e per i partiti è ancora così, purtroppo, fatto che li porta a scegliere gente senza meriti o professionalità precise, senza la minima idea di quel che li aspetta e, in alcuni casi, senza che sappiano parlare neanche in italiano. Con il M5S, un cittadino normale può proporsi e sottoporsi al voto di altri cittadini, che lo valuteranno, e statene certi che lo faranno, sulla base delle competenze, del curriculum e del modo di porsi: è quasi una selezione darwiniana, insomma.
E’ chiaro che un metodo del genere applicato al PD, a Forza Italia o ai partiti in generale genererebbe la scomparsa dei notabili che da 20, 30 o anche 40 anni siedono nei vari parlamenti e nelle istituzioni, quindi la parola d’ordine è denigrare questo metodo. Il PD ci accusa, ad esempio, che siamo solo click, dimenticandosi delle loro disastrose primarie, dove cinesi, immigrati e “donatori di 2 euro” vengono ripresi dalle telecamere di tutte le televisioni nazionali.
Ma quei click non sono frutto di un algoritmo. Dietro ogni voto online c’è un volto, una vita, una storia. Ci sono sogni, speranze, a volte anche rabbia, ci sono mogli, mamme, mariti, padri. Ci sono figli, nonni, ci sono uomini e donne, insomma. In buona sostanza non è il metodo a scegliere, ma chi sceglie lo fa attraverso quel metodo.
Il 9 luglio ci incontreremo a Palermo per proclamare la nostra squadra e il nostro candidato presidente, e non c’è orgoglio più grande nel dimostrare che il Movimento è un progetto politico serio che sa affrontare con grande civiltà e serenità le sfide che lo attendono, mentre gli altri litigano per i nomi che, probabilmente, arriveranno, come sempre, all’ultimo minuto.
Sarà l’ennesima tappa di quella “rivoluzione gentile dei cittadini”, avviata in Sicilia nel 2012, e da lì andremo avanti, cercando di raccogliere quante più persone possibili. Il primo passo è proprio questo, riportarle a votare, farle partecipare al momento democratico del voto, poi dovremo conquistare la loro fiducia con i fatti. Al bando le promesse, i cittadini vogliono i fatti e noi in questi anni abbiamo dimostrato di farli sempre seguire alle parole: avevamo detto che ci saremmo tagliati lo stipendio e lo abbiamo fatto, mettendo a frutto oltre 3 milioni di euro, che in questi anni hanno creato lavoro con il microcredito alle aziende, hanno permesso la costruzione di una strada per superare il crollo del ponte sulla Catania-Palermo e altre iniziative di rilancio della nostra terra.
Conquistare la fiducia dei cittadini non sarà facile, lo sappiamo bene, ma voglio ricordare a tutti che il voto è come un martello, voi dateci il martello e noi inchioderemo i responsabili dello sfacelo che ci circonda alle loro responsabilità, li inchioderemo ai loro sontuosi stipendi, ai loro privilegi, al lavoro che non hanno mai dato e alle strade che non hanno mai costruito né sistemato. Li inchioderemo agli ospedali che hanno chiuso e inchioderemo chiunque si metterà fra i cittadini e il loro futuro, fra i cittadini e la Sicilia.
La rivoluzione gentile dei cittadini porta con sé una grande responsabilità, che tutti insieme dobbiamo prenderci: raccontare al mondo come la Sicilia sia semplicemente la terra degli uomini e delle donne di buona volontà.