di Beppe Grillo
Ciò che conta è stare uniti, vicini vicini: la loffia perfetta ahahha! Oggi è un grande giorno. La pace più insperata è stata re-instaurata, l’amore cade come una pioggerella sottile, mondando nuovi e vecchi rancori, anzi, trionfando sui più antichi risentimenti. Oggi è il giorno dell’unione fraterna tra i più lontani fra tutti i rappresentanti del popolo. Il Paese aspettava da anni questo squarcio fra le nubi cupe dell’incomprensione, ed ecco spuntare un etere cristallino, la democrazia è salva. Il Parlamento ha ritrovato la sua unione e compattezza, unica garanzia per il perseguimento dell’alto (altro) fine cui è preposto.
I cittadini tutti, oggi, celebrano un miracolo italiano che si pensava appartenere oramai solo ad una azzardata e folle speranza. Così si realizza l’impossibile, così oggi è divenuto realtà. Forze politiche da sempre avverse si sono unite, concentrando tutti i loro sforzi e le loro capacità di mediazione, per raggiungere un obiettivo primario e realizzare la volontà dei cittadini.
Accantonati inutili rancori, dicotomie ormai desuete quali maggioranza/opposizione: Pd, Lega, Forza Italia, verdiniani et similia, convergono magicamente ed approvano una legge perfetta, inappuntabile, impermeabile a qualsiasi critica, proprio perché frutto di lunghe e condivise intese e prodotto della volontà granitica di donare ai cittadini lo strumento migliore per volare sicuri verso i seggi e scegliere il meglio per il Bel Paese.
Questo dimostra, al contrario di quanto capziosamente vorrebbe insinuare qualcuno, che nel momento del bisogno, quando le sirene dell’urgenza e del “bene” collettivo si fanno sentire, la politica C’È ed è all’altezza. Risponde in modo veloce, efficiente, coraggioso e, unita oltre ogni ostacolo ideologico, strategia e decenza, concretizza l’obiettivo.
Noi, oggi, siamo fieri di essere italiani. Grazie a tutti, e forse anche a Dio.