di Luigi Di Maio
Quando vi abbiamo detto in questi anni che sarebbe stata la campagna elettorale più scorretta della storia, non scherzavamo. Siamo sotto attacco, il MoVimento è sotto attacco. In questo momento stanno provando ad accerchiarci da tutti i lati: Tv e giornali, partiti e dirigenti pubblici lottizzati sanno che rischiano di perdere tutto: la Sicilia e il Paese. Ed è anche normale che provino a difendersi.
Lo fanno in Parlamento con una legge elettorale fatta ad hoc per far valere meno il voto al MoVimento 5 Stelle, lo fanno in Sicilia con una schiera di impresentabili a destra e sinistra, lo fanno sui media coprendo ogni vergogna dei partiti (come il candidato di Musumeci arrestato a poche settimane dal voto) e inventando non-notizie contro di noi. Altro che OSCE, qui il quadro generale sta assumendo davvero dei contorni inquietanti. Ve ne rendete conto da soli. Il nostro è un Paese martoriato, ma senza colpevoli. O meglio, gli unici additati come colpevoli dei media siamo noi che non abbiamo mai governato l’Italia. L’obbiettivo è chiaro: vogliono impedirci con tutti i mezzi che hanno di andare a governare la Sicilia, perché sanno che se succederà, poi governeremo l’Italia qualsiasi legge elettorale si inventino.
Da oggi però non staremo più zitti, ora si inizia a ribattere colpo su colpo. E’ il momento di metterci la faccia. Io ce la metterò ogni qualvolta ci sarà da raccontare la verità, fatelo anche voi. Non solo per il MoVimento 5 Stelle, ma per il Paese. Perché i cittadini hanno il diritto di essere informati correttamente per poter scegliere correttamente.
Oggi questo sistema attacca Chiara Appendino. A Torino, Fassino ha lasciato voragini nel bilancio del Comune e noi lo abbiamo denunciato, Chiara Appendino sta risanando i conti e il Pd l’ha denunciata. Il paradosso è che ad essere indagata su denuncia di chi ha sfasciato i conti del Comune è proprio chi lo sta risanando: Chiara Appendino.
Sarebbe una notizia di poco conto se non fosse che la maggior parte dei media fa parte di quel sistema che sta provando a sopravvivere e quindi questa vicenda è diventata la notizia del giorno. Credono di aver trovato la clava con cui colpire il MoVimento: presentare esposti contro di noi per cui la magistratura è tenuta ad aprire dei fascicoli, per poi farci attaccare facendo dire ai media che siamo indagati. Sono passati a dare addosso a Chiara, dopo che le due richieste di archiviazione a Virginia Raggi hanno dimostrato che il “caso Raggi-Romeo” era una bolla di sapone, su cui però la magistratura era tenuta a fare chiarezza. Meno male che sappiamo di poter contare su una magistratura indipendente, che non si fa influenzare da questo sistema.
Se aprirete un giornale a caso, troverete questa notizia in prima pagina. Sono gli stessi giornali che qualche giorno fa nascondevano la notizia dell’impresentabile Sindaco di Priolo candidato in Sicilia, arrestato per voto di scambio e ancora in lista per le elezioni regionali del 5 novembre, nonostante sia in cella. Vedrete anche oggi gli spazi che i Tg dedicheranno a questa notizia che è un atto dovuto, mentre continueranno il loro silenzio omertoso sugli impresentabili, arrestati e condannati, candidati in Sicilia.
È raccapricciante. Quando Chiara Appendino ha denunciato Fassino per i debiti lasciati, erano distratti da altro. Di Sala indagato nessun italiano ne ha sentito parlare. Oggi tutti con i titoloni a nove colonne, solo per una denuncia del Pd. Riuscite a vedere cosa stanno combinando? Bene. E’ ora di sottrarsi a questo gioco. La verità non esiste più, la notiziabilità non esiste più, l’informazione non esiste più. Qui esiste solo un imperativo categorico a cui i media obbediscono: dagli addosso al MoVimento 5 Stelle.
È un sistema che si difende. Che sta provando tutto insieme a difendersi dai cittadini che si fanno Stato. Noi ce la metteremo tutta per mandarli a casa e restituire libertà di voto, di informazione e di partecipazione agli italiani. Ma chiediamo a tutti uno sforzo ulteriore, e lo faremo noi per primi. Diffondiamo noi le notizie e denunciamo ogni falsità dei media. Evidenziamo ogni titolo falso. Smascheriamo ogni servizio fazioso. Abbiamo la Rete e soprattutto la nostra parola di uomini e donne libere, raccontiamo a tutti come stanno le cose, discutiamone, mostriamo le prove della farsa a cui stiamo assistendo. E’ il momento di metterci la faccia. La nostra, pulita, contro la loro, impresentabile. Presto li ringrazieremo per la visibilità che ci hanno dato. Ogni attacco è un’occasione per raccontare chi siamo. Forza!