di Riccardo Fraccaro
L’abolizione dei vitalizi giace in Senato e il Pd comincia a diffondere delle fake news. Facciamo chiarezza una volta per tutte sui privilegi dei parlamentari raccontando la verità su tutto ciò che è successo, partendo dal principio.
– A settembre 2013 il M5S presenta una mozione contro le pensioni d’oro. IL PD VOTA CONTRO.
– Nel 2014 il M5S presenta un ordine del giorno al bilancio della Camera sulle pensioni dei parlamentari. IL PD VOTA CONTRO.
– Per tentare di salvare le apparenze, il 7 maggio del 2015 il Pd approva una delibera sui vitalizi agli ex parlamentari condannati. Il M5S si oppone perché si tratta di una truffa: viene revocato l’assegno solo a 10 parlamentari su oltre 1.500 e a molti di loro è già stato restituito con tanto di arretrati.
– Il 20 maggio 2015, in sede di esame delle riforme costituzionali, il M5S presenta un emendamento per abolire i vitalizi. IL PD VOTA CONTRO.
– Dopo aver bocciato le nostre proposte viene depositata la legge Richetti ma solo come operazione di facciata, infatti il Pd la tiene ferma nei cassetti.
– Ad agosto 2015 il M5S propone ancora un ordine del giorno al bilancio della Camera sul ricalcolo dei vitalizi ma viene dichiarato INAMMISSIBILE.
– Ad agosto del 2016 il M5S presenta due ordini del giorno al bilancio sui vitalizi dei parlamentari, chiedendo di applicare gli stessi parametri dei cittadini o almeno di introdurre un tetto agli importi. Entrambi vengono dichiarati INAMMISBILI.
– Il 22 marzo 2017 il M5S presenta una delibera in Ufficio di Presidenza per applicare la legge Fornero ai parlamentari. IL PD VOTA CONTRO sostenendo che si debba votare in Aula, dove però non arriva nulla.
– Il 2 aprile di fronte alle telecamere delle Iene il Pd promette di approvarla presto
– Il 10 maggio il M5S propone di abbinare la proposta di legge Lombardi a quella Richetti. IL PD VOTA CONTRO.
– Il M5S rinuncia alla quota riservata all’opposizione pur di far arrivare in Aula la legge Richetti.
– Il 16 maggio si decide che la legge sarà esaminata in Aula il 31 maggio.
– La legge invece slitta a data da destinarsi perché manca il parere della Ragioneria di Stato.
– Il 17 luglio il M5S chiede ed ottiene un appuntamento presso la Ragioneria di Stato scoprendo che il parere non viene fornito perché, dopo 20 giorni dalla richiesta, il Parlamento non ha comunicato i dati necessari.
– Rosato annuncia una proposta risolutiva che non arriva mai e si va in Aula senza il parere della Ragioneria. Il 26 luglio 2017 viene approvata la legge Richetti e va in Senato, dove resta arenata.
– Il 3 agosto il M5S presenta di nuovo un ordine del giorno al bilancio della Camera sulle pensioni d’oro dei parlamentari ma viene dichiarato INAMMISSIBILE.
– Il 15 settembre i parlamentari del M5S firmano un impegno formale di rinuncia.
Il Pd ha fatto e sta facendo di tutto per non approvare l’abolizione definitiva dei vitalizi, ha solo preso in giro i cittadini. Ci penserà il MoVimento 5 Stelle quando sarà al Governo ad abolire tutti i privilegi.