L’intervento di Davide Casaleggio in Piazza del Popolo all’evento di chiusura della campagna elettorale del MoVimento 5 Stelle
di Davide Casaleggio
Fuori dalla casa di mio padre, dove adesso vivo, vicino a Ivrea, c’è una targa con un disegno di Guareschi. E’ intitolata “Controvento”.
Quando guardo quella targa, penso sempre a quanta strada, in questi anni, abbiamo fatto controvento: contro i luoghi comuni, contro le etichette del passato, contro lo smog, contro le ingiustizie, contro gli scambi di valigette tra camorristi e politici, contro la Gomorra della politica. Contro le cose che hanno fatto male all’Italia.
Penso a tutti gli ostacoli che abbiamo affrontato grazie alla nostra incredibile determinazione. Abbiamo imparato a credere che il modo migliore per prevedere il futuro è crearlo.
Esattamente come fece Camillo Olivetti, quando agli inizi del 900, tornato dagli Stati Uniti, si mise in testa che avrebbe costruito una macchina per scrivere. Ci mise 3 anni chiuso in una fabbrica con i suoi collaboratori. Fuori c’erano solo persone che non credevano in lui, che lo prendevano in giro: “dopo la macchina per scrivere, creerà anche quella per leggere?” E nessuno voleva investire una lira nel suo progetto.
Ma lui non si arrese e nel 1911 prese uno spazio all’esposizione universale che si teneva a Torino quando ancora il prototipo non era terminato. Mandò lì i suoi operai a completare la macchina.
Nacque la M1 proprio durante l’esposizione universale. Ma in quel momento non nacque solo la macchina per scrivere, nacque anche l’Olivetti, un modello socio imprenditoriale apprezzato in tutto il mondo.
E i tanti detrattori che lo avevano schernito, si trovarono di lì a poco a lavorare per lui.
Quando penso alla storia di Olivetti, penso a come un solo uomo possa cambiare il futuro di tanti e penso a tutti noi, che questa sera, qui, siamo tantissimi.
Siamo come tantissimi tasti di questa splendida macchina che abbiamo costruito insieme e grazie alla quale stiamo scrivendo una storia bellissima. La storia del MoVimento 5 Stelle.
Oggi è il terzo appuntamento alle politiche per il MoVimento 5 Stelle.
Il primo, nel 2008, quando avevamo le liste civiche a 5 stelle e decidemmo di aspettare e affrontare una lunga marcia che ci ha permesso, poi, di ottenere un risultato straordinario nel 2013 e oggi di poter presentare prima delle elezioni una squadra di governo per questo Paese.
Questi successi alle politiche sono il risultato di un metodo che abbiamo creato: Rousseau.
Ci contattano da tutto il mondo, e ci invitano a raccontarlo in Università e centri di ricerca. Solo quest’anno siamo stati in Brasile, in Svezia, in Giappone, in Estonia, in Portogallo.
Non ci chiedono di raccontare l’evoluzione tecnologia ma quella culturale, che mette il cittadino al centro delle scelte politiche.
Rousseau è un metodo che stiamo costruendo: in meno di due anni abbiamo realizzato 11 funzioni, che vanno dalla scelta dei candidati, alla possibilità di proporre leggi che verranno discusse in parlamento. C’è la formazione online, la Call to Action e molte altre funzioni. Rousseau è in continua evoluzione. Stiamo progettando la sua crescita: e non a caso a breve porteremo il voto su blockchain per una certificazione condivisa, miglioreremo i sistemi di selezione introducendo percorsi meritocratici. E dopo il successo di Pescara, lanceremo la Rousseau Open Academy, per la formazione sulla cittadinanza digitale.
Rousseau esiste perché esiste la rete. La rete è un diritto, come l’accesso all’acqua, non dimentichiamocelo. L’accesso ad internet grazie al suo potenziale democratico è lo strumento più potente per ridistribuire il potere sociale.
Dalla casa vicino alla Valle D’Aosta spesso vedo un tappeto di nebbia che riempie la Valle. Sopra invece il sole che illumina le montagne. Mi ricorda la vita che possiamo scegliere.
La nebbia fa guardare vicino. La nebbia fa pensare ai piccoli passi. La nebbia nasconde gli orizzonti. La nebbia non ha brezza. La nebbia è la prigione dei pensieri corti.
Il sole invece è orizzonti, è gioia, é brezza, è immaginazione. La vita è nebbia o sole. Dipende da quanto alto si vola.
E allora quando guardo quella targa davanti a casa, che si chiama “Controvento” penso che è proprio controvento che avviene il decollo. Il 4 marzo è vicino.
Corriamo controvento ed iniziamo a volare alto.