di Sergio Battelli, M5S Camera
L’obiettivo del lavoro parlamentare è lavorare per i cittadini italiani, impegnandosi a fondo ad ogni livello per portare avanti quelle battaglie che giudichiamo sacrosante. Per questo ho deciso di presentare subito, ancor prima dell’inizio dei lavori di questa legislatura, la proposta di legge – debitamente rivista – per migliorare e liberalizzare il settore dei diritti d’autore. Un tema che ha bisogno di nuova linfa e nuovi spunti.
Il Movimento 5 stelle, fin dal suo ingresso in Parlamento, ha portato avanti la battaglia per porre fine al Monopolio SIAE, istituito con una legge risalente al 1941. Un’era fa. Una normativa che ha evidentemente bisogno di profondi cambiamenti, di essere al passo coi tempi.
Con questa proposta di legge ci proponiamo di concedere, finalmente, agli artisti la libertà di scegliere a chi e a quali condizioni concedere la tutela dei propri diritti. Ciò comporta la possibilità di promuovere veramente le proprie opere, con indubbio beneficio degli artisti emergenti e della diffusione di opere d’arte e di cultura innovative.
In questo modo nasceranno start-up interessate ad alimentare un mercato ricco e bisognoso di innovazione. La SIAE, invece, va trasformata in organo pubblico e di controllo, predisposto a vigilare, come necessario, sulla corretta applicazione delle norme e delle disposizioni relative al diritto d’autore.
Questa nuova legislatura non ha affatto cambiato le nostre convinzioni. Come abbiamo già avuto modo di constatare, le finte modifiche della scorsa legislatura non hanno scalfito minimamente il mopolio detenuto dalla SIAE. E questo non è più accettabile. Oggi per beneficiare della concorrenza un autore dovrebbe (e potrebbe) rivolgersi ad un operatore estero, ma non è possibile creare una collecting nel nostro paese. Un paradosso che pone in nostro Paese in una posizione di inferiorità.
E’ urgente ridare linfa al settore, sotto tutti i punti di vista. Nuovi soggetti devono essere messi in condizione di operare liberamente sul mercato italiano, gli artisti devono essere liberi di scegliere a chi affidare le proprie opere, gli operatori devono essere liberi di scegliere a chi affidarsi.
La nostra proposta è ambiziosa, scritta per cambiare davvero, non per mettere una toppa, per questa ragione la dobbiamo sostenere con tutte le nostre forze.