di Luigi Di Maio Domani e dopodomani il Presidente Mattarella ha nuovamente convocato tutte le forze politiche presenti in Parlamento per proseguire le consultazioni per un nuovo governo. Noi, come la settimana scorsa, parteciperemo con una delegazione composta dai capigruppo Giulia Grillo, Danilo Toninelli e il sottoscritto. In questi giorni stiamo proseguendo nei contatti per la formazione di un Governo del cambiamento guidato da me e che abbia come programma un contratto che sarà steso sul modello di quello tedesco. Abbiamo manifestato in tutte le sedi la nostra disponibilità a sottoscrivere questo contratto per mettere al centro i temi per i cittadini. Un contratto di governo che, come ho già detto, vogliamo scrivere o con la Lega o con il Pd tutto. Noi abbiamo un programma di 20 punti per la qualità della vita degli italiani che non può essere definito né di destra né di sinistra, ma di straordinario buonsenso. Lì dentro ci sono le cose che gli italiani aspettano da vent’anni. Quelle idee sono le basi del contratto che proponiamo a una delle due forze politiche a cui ci rivolgiamo (Pd e Lega) per il bene supremo degli italiani. Ed è per questo che abbiamo invitato entrambi a sedersi al tavolo per modulare questo contratto sulla base delle rispettive sensibilità, per poter ottenere il massimo possibile per i cittadini che aspettano questo cambiamento. Il mio invito e la mia apertura sono assolutamente sinceri perché è necessario dare un governo al Paese. Un governo che sia duraturo e abbia la stabilità sufficiente per raggiungere gli obiettivi che si stabiliranno nel contratto. La nostra idea non è che si governa con il primo che ci sta e siamo consapevoli delle differenze tra Lega e Pd. La nostra idea è che si governa con la forza politica con la quale, in seguito al confronto, ci sarà la maggiore convergenza sui temi da mettere al centro, sulle priorità a cui dare la risposta che i cittadini aspettano da 30 anni. In questi giorni, in queste ore stiamo seguendo con rispetto le evoluzioni in atto nei due schieramenti. Sono fiducioso che presto le cose si muoveranno perché gli italiani ci guardano e nessuno può permettersi di deludere le loro aspettative.
Noi siamo pronti, ma sia nella coalizione di centrodestra che nel Partito Democratico ci sono delle evoluzioni in corso che richiedono tempo. In questo contesto, insieme ai capigruppo, abbiamo deciso intanto di portarci avanti con il lavoro, formando un “Comitato scientifico per l’analisi dei programmi” coordinato dal prof. Giacinto Della Cananea e composto da tecnici autorevoli selezionati da lui in grado di svolgere una comparazione politica tra il nostro programma, quello del Partito Democratico e della Lega al fine di preparare le basi per la stesura dell’eventuale contratto di Governo.
Non ne facciamo né una questione ideale né ideologica, ma puramente pragmatica: quante più cose riusciamo a fare per gli italiani meglio è. È quanto chiedono i cittadini e i miei incontri di questi giorni in Molise me lo hanno confermato. Credo molto in questo contratto perché vincola le forze politiche che lo sottoscriveranno a concentrarsi sui temi e non sulle poltrone. La garanzia che vogliamo dare agli italiani per il rispetto di questo contratto è che il capo del governo sarà quello più votato dagli italiani con 11 milioni di voti. È finita l’epoca dei premier non votati da nessuno che non devono rendere conto a nessuno. Voglio prendermi l’onere di guidare il governo del cambiamento perché trovo che sia profondamente giusto che il governo debba rendere conto ai cittadini. Sono disposto a metterci la faccia perché se un governo nascerà sarà un governo per cambiare davvero, non per tirare a campare.