di Luigi Di Maio
Sono stato al Salone del Mobile e qui ho conosciuto le aziende italiane che rappresentano il motore della nostra economia e fanno grande il nostro Paese, anche all’estero, investendo sulla qualità. Quindi oggi più che mai voglio parlare di temi, delle cose concrete che stanno a cuore alle famiglie e alle imprese.
E voglio ricordare che di queste cose stiamo parlando da mesi. Abbiamo fatto una campagna elettorale tutta incentrata sui temi e anche dopo il 4 marzo la nostra interlocuzione con le altre forze politiche è sempre stata sulle cose da fare per il Paese. Siamo sempre stati coerenti e non abbiamo mai perso di vista la nostra rotta: dare agli italiani un governo del cambiamento e finalmente migliorare la loro qualità della vita.
Ieri ho incontrato il prof. Giacinto Della Cananea, che sta completando la base del contratto da cui vogliamo partire per fare un governo. Dentro ci sono già una parte delle cose che possiamo fare subito: aiuti alle famiglie con figli, misure per il lavoro dei giovani e meno giovani, più sicurezza, sburocratizzazione per rendere più facile la vita a chi fa impresa.
Questi sono giorni in cui si sta riscrivendo la storia del nostro Paese. La sentenza di Palermo rappresenta uno spartiacque tra il passato e il futuro che noi vogliamo e possiamo dare all’Italia.
Con questa sentenza l’Italia fa pace con il suo passato: adesso che conosciamo la verità possiamo voltare pagina, grazie a questo possiamo costruire un futuro più bello, senza più fantasmi.
Oggi possiamo davvero cominciare a costruire un Paese nuovo, mettiamoci subito al lavoro.