In tutto il mondo libero i giornalisti fanno le pulci al potere. Fanno inchieste, scovano documenti segreti e li pubblicano, scoprono gli sprechi milionari dei politicanti, denunciano vizi e capricci di chi governa. I giornalisti denudano i governanti e li mettono davanti alle loro scelte sbagliate, ai loro errori, alle loro responsabilità. In tutto il mondo, tranne che in Italia. In questo Paese funziona esattamente al contrario. Per anni le scelte di chi stava al governo hanno causato sprechi o non hanno eliminato sprechi incomprensibili che ci trascinavamo dietro da anni. Prendete l’air force renzi, un aereo che ancora non si capisce se più inutile o costoso. 150 milioni di euro per un aereo pacco che ha passato più tempo in manutenzione che in volo e che è stato acquistato solo per soddisfare la megalomania dell’ex premier. In un qualsiasi altro Paese occidentale tutti i giornali, negli anni passati, si sarebbero occupati della faccenda. In Italia uno o due quotidiani nazionali al massimo. Ora c’è un governo che sta eliminando gli sprechi e i privilegi perchè pensiamo che il compito di chi governa sia soddisfare i bisogni dei cittadini, non i capricci dei politici. Ieri Giuseppe Conte, Danilo Toninelli e Luigi Di Maio hanno annunciato che per l’air force renzi non vogliamo più spendere un centesimo e hanno annullato il contratto, facendo così risparmiare a tutta la cittadinanza milioni e milioni di euro. Ci sono state due reazioni: da una parte i cittadini che hanno giustamente esultato davanti alla fine dello spreco dei loro soldi, dall’altra i giornalisti che o sono rimasti in omertoso silenzio o hanno addirittura criticato il taglio dello spreco. L’Huffington Post della premiata ditta Annunziata – De Benedetti ha pubblicato un articolo dal titolo La buffonata dell’Air Force Renzi, il cui fine più che informare il lettore di quello che è realmente successo, è quello di difendere l’indifendibile: ossia i capricci della Casta. Chi è dentro al Sistema guadagnando centinaia di migliaia di euro all’anno da tanti anni come l’Annunziata ormai ha perso qualsiasi contatto con la realtà ed è diventata casta anche lei. Talmente casta che ha perso il valore dei soldi, considerando il risparmio di 100 milioni di euro una buffonata. Il giornalismo italiano ormai si limita alla difesa d’ufficio dell’establishment in decadenza e alla diffusione di fake news per tentare di screditare il governo del cambiamento. Difendono i potenti e attaccano chi sta con i cittadini nella speranza di poter in qualche modo ribaltare il risultato elettorale per tornare a spadroneggiare con arroganza. Da una parte ci sono i De Benedetti, le Annunziata, i Calabresi e dall’altra i Berlusconi, i Sallusti, i Feltri. Fanno finta di essere diversi, ma i loro obbiettivi politici sono gli stessi: quelli del partito del Nazareno che presto sponsorizzerà su Mediaset il nuovo programma tv di Renzi. Di sicuro una cosa li accomuna tutti: la perdita costante e inarrestabile di lettori. O il giornalismo italiano inizia a fare inchieste e a produrre contenuti di qualità fregandosene di andare contro gli interessi dell’establishment che oggi gli paga lo stipendio, oppure continuerà a essere un giornalismo all’incontrario senza più nessuna credibilità tra i cittadini.