L’iniziativa #iosonoplasticfree nasce per tutelare il nostro ambiente e migliorare le nostre abitudini. La giornata vissuta con i portavoce, con gli attivisti, con i cittadini e con il Ministro Sergio Costa è stata costruttiva e ci ha regalato emozioni e sorprese. Questo è solo l’inizio per un’Italia più pulita per noi e per i nostri figli. Grazie di cuore a tutti.
Altre iniziative saranno presto su Rousseau nella sezione Call to Action
di Sergio Costa
Sono stato in spiaggia a Eboli per sostenere la campagna #iosonoplasticfree del MoVimento 5 Stelle, che si estendeva dalla costiera amalfitana fino a Sapri. Sono felice che il Movimento abbia accolto il nostro appello, l’abbia fatto suo e abbia a sua volta coinvolto migliaia di cittadini. È stato bello immergersi in una iniziativa piena di passione per l’ambiente e di senso civico. Mi sono state rivolte tante domande sul lavoro del Ministero e sono stato felice di rispondere e vedere i volti soddisfatti delle persone. Perché quello che stiamo facendo è per il bene di tutti e per il bene del nostro Paese. Vedere che #plasticfree sia stato adottato da molte realtà differenti ma che hanno a cuore il proprio territorio mi rende felice.
La plastica usa e getta deve essere abolita dall’uso quotidiano, perché è dannosa per tutti: per noi, per il mare e per gli animali. Ci sono alternative altrettanto comode all’usa e getta ma che non danneggiano niente e nessuno. Stiamo lavorando con l’ufficio legislativo per favorire l’abolizione di queste plastiche e per la riduzione della loro presenza in mare. Sono convinto che i consorzi, con i quali ho già avviato un’interlocuzione, ci daranno una mano. Quella che stiamo scrivendo è una norma che coinvolgerà anche i pescatori, che potranno portare a terra i rifiuti in plastica pescati con le reti, contribuendo fattivamente alla pulizia del mare. Attualmente la normela vieta loro di farlo. A volte basta un poco di buon senso per rimuovere gli ostacoli che impediscono le buone pratiche.
Ma non basta: stiamo lavorando per poter aumentare la differenziata di qualità, e per accelerare l’iter dei decreti “end of waste”: un termine che gli addetti ai lavori conoscono bene ma che riguarda la vita di tutti noi. Infatti molti rifiuti non devono essere più normativamente definiti tali per poter essere recuperati, riutilizzati e divenire cosí di nuovo materia prima. Questo significa meno rifiuti da buttare via e una spinta vera, reale, all’imprenditoria dell’economia circolare, e quindi sviluppo e nuovi posti di lavoro.