di Sara Marcozzi, candidata Presidente del MoVimento 5 Stelle per la regione Abruzzo
Nella giornata di mercoledì scorso, io e Pietro Smargiassi siamo stati a Roma per un incontro con la segreteria del Ministero degli Interni per evidenziare al dicastero le preoccupazioni legate all’aumento di efferatezza nei crimini avvenuti negli ultimi mesi nella nostra regione.
L’Abruzzo è sempre stata considerata una regione relativamente tranquilla dal punto di vista della criminalità, nel complesso il numero dei crimini può considerarsi anche diminuito.
Nonostante ciò, constatiamo come sempre più spesso vengano compiuti crimini di crescente efferatezza, un tempo sconosciuti al nostro territorio. E’ una situazione ancora embrionale ma che pian piano sta toccando molte zone del territorio regionale. Da ultimo pensiamo alla rapina in casa a Lanciano, durante la quale i malviventi hanno pestato a sangue il padrone di casa e tagliato un orecchio alla moglie. E’ evidente che la “qualità” dei crimini sta cambiando ed occorre porvi rimedio immediatamente, prima che la situazione si complichi ulteriormente.
Grazie a Carmela Grippa, che su nostra segnalazione si è subito adoperata per fissare l’incontro con il Ministero, abbiamo discusso con la segreteria delle possibili misure da intraprendere per contrastare questo fenomeno che parrebbe in crescita soprattutto nel basso chietino e nel vastese.
Occorrono più risorse per le forze di polizia e un incremento di uomini. Le forze di polizia oggi esistenti sul territorio regionale svolgono un lavoro egregio ed encomiabile, ma è oramai evidente che servono rinforzi per stroncare sul nascere questa preoccupante deriva di efferatezza. Negli ultimi due anni un numero preoccupante di rapine, il cui modus operandi richiama quello di mafie specializzate in tali crimini, ha visto il territorio del vastese e quello del lancianese preso di mira una dozzina di volte. Banche, distributori, centri commerciali, gioiellerie assaliti con fucili e Kalashnikov in pieno giorno tra clienti terrorizzati. Non è più opera della piccola criminalità. La natura del fenomeno è cambiata e con essa deve cambiare la risposta dello Stato.
Dal Ministero sono arrivate rassicurazioni in tal senso e la disponibilità a farsi carico delle nuove esigenze di sicurezza nella nostra regione e delle richieste da noi avanzate. Il Governo ha già previsto migliaia di nuove assunzioni di uomini e donne nelle forze dell’ordine, assicurando che anche in l’Abruzzo arriveranno rinforzi.
Fino a quel momento, noi manterremo l’attenzione alta per incrementare i livelli di sicurezza su tutto il territorio regionale.