Sono ormai passati più di 9 mesi dal 4 marzo. Quel giorno ci siamo resi conto che il MoVimento 5 Stelle sarebbe andato al governo e che avremmo quindi avuto la responsabilità di realizzare quello che ci eravamo impegnati a fare.
Da quel giorno abbiamo lavorato sodo per arrivare al risultato. Abbiamo sottoscritto un contratto di governo che contiene la nostra idea di Paese e oggi siamo a un passo dalla meta.
Questi giorni, infatti, sono importantissimi perché manca pochissimo all’approvazione di una legge di bilancio che contiene misure che tutti dicevano sarebbero state impossibili da realizzare.
La manovra contiene le coperture per scongiurare l’aumento dell’Iva, che avrebbe causato aumenti dei prezzi di praticamente tutto, l’aumento delle pensioni minime e di invalidità, il superamento della Fornero con quota 100, il Reddito di Cittadinanza, meno tasse per le partite IVA. Insomma dentro c’è tutto quello che ci serve per attuare quel cambiamento di rotta che ci hanno chiesto gli italiani con il voto di marzo. Questa manovra rappresenterà l’inizio della svolta rispetto al passato.
Un passato in cui i precedenti Governi hanno preferito strizzare l’occhio ai soliti noti, chiedendo invece sacrifici ai cittadini.
Noi non lo abbiamo fatto e, per la prima volta, siamo davanti ad una manovra che non fa pagare il popolo: per questo la criticano. Dopo la sua approvazione la differenza con le misure messe in campo in passato sarà evidente a tutti. E’ un momento particolare anche in Europa. In Francia c’è il popolo che protesta in piazza per chiedere alle élite al governo di attuare misure come quelle che stiamo facendo noi. In Italia c’è il popolo al governo e le élite che protestano dai loro salotti perché vogliono mantenere i loro privilegi. Noi siamo dalla parte giusta e manca davvero pochissimo per dimostrare a tutti che cambiare davvero si può!
In questo momento è anche fondamentale la trattativa che il Presidente Conte e il ministro Tria stanno portando avanti con l’Unione Europea che ci consentirà anche di evitare la procedura di infrazione. Insomma, sono le ore più importanti che stiamo vivendo dal 4 marzo a questa parte. E’ il momento quindi di essere compatti, di non cedere alle strumentalizzazioni e alle provocazioni di chi vorrebbe veder naufragare tutto quello per cui abbiamo lottato e che siamo a un passo dall’ottenere. Io mi fido del fatto che chi è al governo voglia realizzare quello che abbiamo scritto nel contratto. Siamo vincolati a un patto ben preciso, nel nome dell’interesse più alto che ci sia: quello del popolo italiano. In questi mesi abbiamo già fatto tanto insieme e tanto insieme possiamo fare da qui al 2023. Il 2019 sarà l’anno del cambiamento, ma affinchè sia così è necessario portare a casa la legge di bilancio e la trattativa con la UE che si chiuderanno entrambe nei prossimi giorni. Buona domenica!