È tempo di trovare le soluzioni che altri non hanno trovato. Così capiremo se era incapacità o malafede. Ne ho parlato poco fa a Che tempo che fa. Collegatevi!
Pubblicato da Alessandro Di Battista su Domenica 20 gennaio 2019
Se non affrontiamo il tema della sovranità monetaria in Africa, non potremo mai risolvere veramente il problema. Attualmente la Francia, nei pressi di Lione, stampa la moneta utilizzata in 14 paesi africani (quasi tutti paesi della zona subsahariana). I quali non soltanto utilizzano una moneta stampata dalla Francia, ma per mantenere il tasso fisso – prima con il Franco francese e oggi con l’Euro – sono costretti a versare circa il 50% dei loro denari in un conto corrente gestito dal tesoro francese. Conto corrente con il quale viene finanziata una piccola parte del debito pubblico francese, ovvero circa lo 0,5%.
Ma soprattutto la Francia, attraverso il controllo geopolitico di quell’area – dove vivono 200 milioni persone che utilizzano banconote e monete stampate in Francia – gestisce la sovranità di interi paesi impedendo la loro legittima Indipendenza, la loro sovranità monetaria, fiscale, valutaria e la possibilità di fare politiche espansive. Fino a quando non si “strapperà” questa banconota, che in realtà è una manetta nei confronti dei popoli africani, noi potremo continuare a parlare a lungo di porti aperti o porti chiusi, ma le persone continueranno a scappare, a morire in mare, a cercare altre rotte e a provare a venire in Europa. Oggi è necessario, per la prima volta, occuparsi delle cause, perché se ci si occupa esclusivamente degli effetti si è nemici dell’Africa.