“In futuro il reddito di cittadinanza potrà essere co-finanziato con fondi Ue. Lo propone il Parlamento europeo a Commissione e Consiglio nelle nuove linee guida del Fondo sociale europeo plus approvate in plenaria a Strasburgo. Questi stanziamenti prevedono il sostegno a misure di lotta alla povertà come quella varata dal governo del cambiamento in Italia. Le nuove regole del Fse entreranno in vigore nel 2021 e, a partire da quella data, sarà possibile per esempio riformare i centri per l’impiego con gli stanziamenti europei. Questa è una grande vittoria politica del Movimento 5 Stelle che ha lottato per ottenere questo risultato fin dal primo giorno di attività in Parlamento. Con noi l’Europa cambia.
Rispetto alla proposta della Commissione europea, ii deputati europei hanno votato un aumento delle risorse: la dotazione per il periodo 2021-2027 ammonta a 120,4 miliardi di euro. Questi fondi serviranno a coprire misure di contrasto alla povertà, come la Garanzia per l’infanzia rivolta al contrasto della povertà infantile, e la lotta alla disoccupazione giovanile. Adesso la palla passa ai triloghi (i negoziati fra Parlamento, Commissione e Consiglio). Faremo di tutto perché la posizione del Parlamento europeo non venga annacquata dai soliti falchi dell’austerity. E lo faremo con più forza a partire da maggio, quando con le elezioni europee porteremo il cambiamento anche in Europa.
Ps. Non dite a Maria Elena Boschi che il Partito Democratico ha votato a favore del cofinanziamento del reddito di cittadinanza. La cena da 6.000 euro le potrebbe andare di traverso.
di Rosa D’Amato e Laura Agea