Ognuno di noi ha un’idea chiara di Paese. Ognuno con una scala di priorità quando pensa a cosa vorrebbe vedere realizzato nel posto in cui vive. Per il MoVimento 5 Stelle al centro di ogni scelta c’è il cittadino, ci sono le persone con i loro problemi quotidiani e la speranza che qualcuno possa risolverli.
In questi mesi di governo ci siamo impegnati al massimo per non deludere le aspettative di chi ci ha dato fiducia, tentando –se possibile- di conquistare anche quella di chi non ha creduto in noi.
Con questo spirito abbiamo abolito i vitalizi, stabilizzato il mondo del lavoro con il decreto dignità, portato a termine il sogno del reddito di cittadinanza e introdotto la possibilità di andare in pensione prima del previsto. Misure che altri governi non hanno mai messo in campo, nemmeno dopo anni.
Oggi siamo orgogliosi di presentare un progetto che dopo l’estate contiamo di vedere compiuto e che siamo convinti rivoluzionerà il mondo della pubblica amministrazione. Questo progetto si chiama ‘IO’, un’Applicazione per smartphone con cui cittadino e PA interagiscono in tempo reale.
Pagare la retta scolastica dei propri figli, le tasse o il bollo dell’auto, ricevere notifiche sulla scadenza della carta d’identità e prenotare il rinnovo o ancora ricevere, dalla Protezione Civile, una fondamentale e tempestiva allerta meteo. Tutto con un semplice click. Le applicazioni sono infinite: se hai preso una contravvenzione o devi saldare il conto della tassa rifiuti ti consente di evitare smarrimenti, perdite di tempo e sprechi di denaro, perché è tutto lì, sul tuo telefonino.
Il lancio pubblico dell’App IO (io.italia.it), sviluppata dal Team per la Trasformazione Digitale del Governo italiano, è previsto dopo l’estate. Ma il sogno di una PA davvero capace di dialogare con il cittadino sta già diventando realtà.
A novembre scorso, infatti, una quarantina di parlamentari — del MoVimento 5 Stelle, ma anche della Lega — hanno sperimentato per due settimane una versione di prova. E, per quanto le funzioni disponibili fossero ancora limitate, l’esperienza è stata un vero e proprio successo. In collaborazione con alcuni comuni hanno potuto pagare tasse e multe, rinnovare servizi in scadenza, dalla mensa al bollo auto. Tutto con la semplicità di qualsiasi operazione che quotidianamente siamo abituati a fare con lo smartphone.
Finalmente, la digitalizzazione viene realizzata mettendo al primo posto il cittadino e le sue reali esigenze, personalizzando i servizi offerti e facendolo nel rispetto della privacy e della sua sicurezza informatica. IO sarà un servizio inclusivo, per tutti. Inoltre in aggiunta alla semplificazione il risultato sarà costi minori per tutti, come dimostra l’esempio del Comune di Gallarate, che già oggi può permettersi di scontare l’importo della TARI se corrisposto online.
L’Italia, lo sappiamo, da troppo tempo figura tra i ritardatari della trasformazione digitale. Grazie a progetti come IO, che si sommano all’impegno del governo e del Parlamento su temi cruciali per il futuro come l’intelligenza artificiale, la connettività 5G e l’impresa 4.0, torneremo finalmente leader a livello internazionale nel campo dell’innovazione dei servizi pubblici e questa è senz’altro un’idea di Paese che ci piace.