Ci sono storie che hanno un valore più profondo di altre, perché consentono di riavvolgere il nastro fino a tornare a quando tutto ebbe inizio. E rivivere un percorso che è stato, è, e sarà per sempre, unico ed irripetibile.
Per chi, come il Movimento 5 Stelle, è nato in Rete e cresciuto nelle piazze, “Piazza WiFi Italia” rappresenta una di queste storie. Si, perché il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico, già operativo, che vuole consentire a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’applicazione dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale, ha origine con il Movimento stesso.
Era l’8 marzo 2009, sono passati 10 anni quasi esatti. A Firenze si teneva il Primo Incontro Nazionale delle Liste Civiche a Cinque Stelle. Beppe Grillo presentava la Carta di Firenze, ossatura comune in 12 punti del programma locale delle varie liste civiche: il prologo della nascita, pochi mesi dopo, del Movimento 5 Stelle. Al punto 7 della Carta si leggeva “Connettività gratuita per i residenti nel Comune“. Un impegno destinato a diventare un pilastro del progetto politico del Movimento. Una delle 5 Stelle: la connettività.
La politica del tempo neppure sapeva cosa fosse un wifi. “Se entrerete in comune voglio che portiate avanti questo discorso: la connessione libera e gratuita per i cittadini”, diceva al tempo Beppe Grillo. Nati in rete e cresciuti nelle piazze. Il Movimento era destinato a diventare la prima grande compagine politica digitale al mondo.
Siamo entrati nei Comuni, poi in Parlamento, fino ad arrivare al Governo del Paese. Con la stessa coerenza di allora, che ci ha portato ad essere gli unici a consentire a qualunque cittadino lo voglia di presentare un disegno di legge che, se votato dagli iscritti, potrà arrivare nelle aule un tempo chiuse del Parlamento. Nel settembre scorso su Rousseau, la proposta di legge più votata dagli iscritti prevedeva proprio questo: la connessione gratuita in tutti i comuni italiani.
Quella lunga marcia che ci ha portato nel tempo a unire la piazza virtuale di internet, e quelle reali di tutta Italia, segna una delle sue tappe più importanti: dal 26 febbraio di quest’anno con Piazza WiFiItalia, i Comuni potranno avere nelle proprie piazze e strade punti wifi facendone richiesta direttamente online, sulla nuova piattaforma web accessibile dal sito wifi.italia.it.
Da Firenze, dove tutto nacque, arriviamo così a Torricella Sicura, in provincia di Teramo, che è stato il primo comune in Italia (e il primo delle zone colpite dal sisma del 2016) con un punto wifi attivo nell’ambito di questa iniziativa. E da lì porteremo il wifi in moltissimi altri piccoli comuni italiani.
Il nostro orizzonte è uno: sancire il diritto di collegarsi alla rete come un vero e proprio diritto di cittadinanza, garantito dallo Stato fin dalla nascita. Come l’acqua. Dotiamo l’Italia di fontane di internet, ha detto tempo fa Davide Casaleggio. Da Torricella Sicura, con la sua prima “Piazza WiFi”, la stella della connettività brillerà per tutti gli italiani.