Quali sono i pro e i contro della democrazia diretta?
Emilio Carelli:"Pensate la mia gioia nel vedere qualche anno fa un movimento politico, il MoVimento 5 Stelle, che proponeva soluzioni di democrazia diretta.Come ad esempio le parlamentarie sul Blog e successivamente la piattaforma Rousseau. La quale ha reso possibile scegliere i candidati alle elezioni, dibattere su proposte di legge ed elaborare un programma politico". Quali sono i pro e i contro della democrazia diretta?
Pubblicato da Associazione Rousseau su Mercoledì 13 marzo 2019
Pensate la mia gioia nel vedere qualche anno fa un movimento politico, il MoVimento 5 Stelle, che proponeva soluzioni di democrazia diretta.Come ad esempio le parlamentarie sul Blog e successivamente la piattaforma Rousseau. La quale ha reso possibile scegliere i candidati alle elezioni, dibattere su proposte di legge ed elaborare un programma politico. Queste sono tutte forme iniziali di democrazia diretta che, in futuro attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia digitale, si diffonderanno sempre di più in tutto il mondo.
Innanzitutto, potremmo realizzare appieno la sovranità popolare, un principio che è previsto dalla nostra Costituzione, permettendo a tutti i cittadini di partecipare al dibattito politico. Ovviamente, oltre a vantaggi, ci sono anche dei contro. Immaginate quando si devono fare scelte sulla legge di bilancio. Cioè scegliere come e se mettere mano al portafoglio. Potrebbe essere un problema, i cittadini potrebbero fare una scelta “di pancia” e non in base al bene comune. Ecco perché, sicuramente, per attuare la democrazia diretta dovremo in futuro prevedere una crescita culturale e politica di ogni cittadino. Proporrei di reintrodurre nelle scuole l’insegnamento dell’educazione civica che chiamerei: “Educazione civica digitale” in modo che tutti i cittadini crescano in questa cultura e con questa sensibilità.
L’applicazione della democrazia diretta prevede l’introduzione del voto elettronico, cioè la possibilità di votare da casa, ma per fare questo bisogna garantire a tutti i cittadini una connessione. Pensate, però, che l’Italia è al terzultimo posto in Europa e solo il 62% della popolazione ha accesso a internet. Quindi per prima cosa dobbiamo eliminare questo divario tra chi possiede una connessione e chi invece non ce l’ha.
Il voto elettronico da casa favorirebbe anche la partecipazione delle persone che hanno problemi di mobilità. Lo slogan che ho scelto per la democrazia diretta è: “Decidi tu!”, proprio per sottolineare il fatto che ogni cittadino potrà decidere in prima persona le sorti politiche e di conseguenza il proprio futuro.