A questa Europa non sta a cuore il cibo di qualità. È arrivato il momento di cambiare le regole e di aumentare i controlli sugli alimenti, altrimenti a pagarne le conseguenze saranno i cittadini che vogliono mangiare cibo sano e sicuro. Sicurezza alimentare significa vietare OGM e pesticidi che sono ritenuti dannosi per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Sicurezza alimentare significa favorire il consumo delle produzioni tipiche.
OGM, APPLICHIAMO IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE
Negli ultimi cinque anni la Commissione europea targata Juncker ha autorizzato ben 34 prodotti transgenici alimentari e mangimi, per animali, principalmente soia e mais, ma anche cotone e barbabietola. La maggior parte di queste richieste era stata presentata dalle grandi industrie agrochimiche: Monsanto, Syngenta, Dow Agro Science.
Questa politica remissiva davanti alle richieste delle grandi lobby è fallimentare sia dal punto di vista scientifico che politico. La resistenza a glifosato, glufosinato o altri potenti pesticidi porta ad un aumento delle dosi e della loro frequenza di applicazione. Questo porterà in futuro ad avere prodotti alimentari con un carico maggiore di residui. Inoltre, i prodotti di degradazione dei pesticidi sono dannosi per ambiente, salute e biodiversità, perché finiscono per arrivare nell’acqua che consumiamo.
Oltre a queste ragioni, diciamo no agli OGM anche perché il sistema di autorizzazione non è trasparente e non è rispettato il diritto all’accesso alle informazioni e ai documenti, compresi gli studi scientifici alla base delle valutazioni dell’Agenzia per la sicurezza Alimentare (EFSA). Il Parlamento europeo ha un ruolo solo consultivo e i suoi pareri vengono ignorati dalla Commissione che decide in autonomia approfittando di un cavillo legislativo (la mancanza di maggioranza qualificata in Consiglio). Tutto questo porta oggi i prodotti OGM nelle nostre tavole.
Noi chiediamo che il principio di precauzione venga applicato senza se e senza ma e che tutte le informazioni importanti per l’ambiente e la salute dei cittadini diventino pubbliche. Bisogna aiutare gli agricoltori ad abbracciare la transizione verso una progressiva riduzione dell’uso di pesticidi. Il biologico 100% è una realtà, soprattutto in Italia dove il consumatore premia il prodotto di qualità. È tempo che i cittadini europei, i consumatori, l’ambiente e la tutela della biodiversità siano messi al primo posto ed è necessario che un nuovo sistema di autorizzazione sia improntato sulla trasparenza, correttezza e democraticità.
VIETIAMO IL GLIFOSATO E I PESTICIDI DANNOSI
La nostra posizione è zero pesticidi. Il Movimento 5 Stelle sostiene la linea della transizione verso un’agricoltura 100% biologica. Per arrivare a questo obiettivo a lungo termine le nostre proposte prevedono di:
- bandire le sostanze già riconosciute come tossiche(come per esempio il glifosato e i neonicotinoidi)
- fermare i rinnovi alle autorizzazioni di sostanze tossiche.
- utilizzare in modo trasparente e rigoroso il sistema delle deroghe concesso agli Stati membri
- sviluppare metodi alternativi non chimici di protezione delle colture
- dare il giusto rilievo all’approccio basato sul pericolo (principio di precauzione).
- assicurarsi che non vi siano sperimentazioni inutili sugli animali durante le valutazioni.
- applicare il principio della trasparenza nelle decisioni dei Comitati di Stati membri
- considerare l´intero ciclo di “vita” di un pesticida, dall’immissione sul mercato al suo uso.
- effettuare maggiori controlli sui prodotti importati e sui residui di pesticidi
BENESSERE E PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
Gli scandali legati al cibo si moltiplicano. I casi di mucca pazza, pollo alla diossina, uova al fipronil e influenza aviaria si sono verificati anche a causa dei sistemi intensivi di allevamento. Molti animali vengono geneticamente selezionati al fine di ottenere solo esemplari a crescita veloce. Inoltre, per contenere i focolai di malattie, che naturalmente si sviluppano a causa delle condizioni in cui versano, si fa un larghissimo uso anche preventivo di antibiotici e biocidi. Questo modello di allevamento è un business insostenibile e inaccettabile non solo in termini di benessere animale ma anche in termini di salute umana. Avete mai sentito parlare di resistenza agli antibiotici? Ecco, una delle cause di quella che viene considerata una vera e propria pandemia è proprio l’allevamento intensivo di capi animali destinati alle nostre tavole. Il Movimento 5 Stelle sostiene l’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age” che chiede un modello di produzione e consumo rispettoso degli animali, dell’ambiente e delle persone.