Rimettiamo al centro i lavoratori

di Stefano Patuanelli, Nunzia Catalfo, Susy Matrisciano, Elena Botto, Antonella Campagna, Barbara Guidolin, Sergio Romagnoli.

 

BUON 1° MAGGIO

Oggi, 1° maggio, è la festa dei lavoratori. Per il MoVimento 5 Stelle il lavoro, colonna portante della nostra Costituzione, è una priorità assoluta. E i dati Istat di ieri lo dimostrano. Buon 1° maggio a tutti!

Pubblicato da MoVimento 5 Stelle su Mercoledì 1 maggio 2019

 

Oggi, 1° maggio, è la festa dei lavoratori. Per il MoVimento 5 Stelle il lavoro, colonna portante della nostra Costituzione, è una priorità assoluta. E i risultati che abbiamo raggiunto da quando siamo al Governo lo dimostrano.

Con il nostro primo provvedimento, il Decreto Dignità, abbiamo dichiarato guerra al precariato rimettendo al centro i cittadini e i loro diritti cancellati da anni di malgoverno. Una guerra che abbiamo vinto, come dimostrano i dati Istat di ieri, che certificano un aumento di 60.000 occupati in un mese e 44.000 nuovi contratti a tempo indeterminato, con livelli di occupazione nel Paese ai massimi dal 2008. Cittadini, lavoratori, famiglie che con un lavoro stabile possono pianificare il proprio futuro uscendo finalmente dalla trappola dell’incertezza. Questo per noi vuol dire cambiamento.

Dopo il Decreto Dignità è stata la volta della madre di tutte le battaglie del MoVimento 5 Stelle: il Reddito di Cittadinanza. Per anni i nostri detrattori ci hanno detto che non si poteva fare e invece ce l’abbiamo fatta. Con questo strumento, oltre a ricevere un sostegno al reddito milioni di cittadini che vivono in povertà assoluta avranno modo di formarsi e ottenere un lavoro. Ciò anche grazie ad un investimento senza precedenti, circa 2 miliardi di euro in due anni, in politiche attive del lavoro che vuol dire soprattutto riforma dei Centri per l’Impiego. Una riforma epocale visto che questi avranno 11.600 dipendenti in più rispetto all’attuale dotazione e un sistema informativo che metterà finalmente in comunicazione domanda e offerta di lavoro.

Ma oltre al Reddito c’è anche la Pensione di Cittadinanza. Infatti per il MoVimento 5 Stelle tutti i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà hanno diritto a una vita dignitosa. I nostri nonni, dopo una vita di sacrifici, potranno finalmente andare in pensione con un minimo di 780 euro mensili. Un altro impegno mantenuto.

E a proposito di pensioni, con Quota 100 un milione di lavoratori nel prossimo triennio potranno anticipare l’uscita dal lavoro fino a 5 anni rispetto alla Legge Fornero. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto.

A breve sarà la volta del salario minimo orario. In Italia quasi il 12% dei lavoratori dipendenti riceve un salario inferiore ai minimi contrattuali. È arrivato il momento di dire basta e di fare in modo che sia finalmente rispettato l’art. 36 della nostra Costituzione. Siamo stati i primi, sei anni fa, a mettere sul tavolo questa questione e adesso siamo vicini al traguardo.

Ma non c’è solo questo. Infatti in nemmeno un anno alla guida del Paese, il MoVimento 5 Stelle ha previsto oltre 900 assunzioni all’Ispettorato nazionale del lavoro per combattere il lavoro nero e il caporalato, reintrodotto la cassa integrazione per cessazione abolita dal Jobs Act, messo 15 milioni di euro in più per i caregiver familiari in attesa di una legge che dia loro più dignità e più diritti e depositato un disegno di legge per il contrasto del falso lavoro autonomo. Tanto abbiamo fatto e tanto resta ancora da fare. Insieme.