La confusione regna sovrana nel Partito Democratico. L’oscena proposta di legge sul finanziamento pubblico ai partiti, la n. 653 rimane depositata al Senato ed il suo segretario Zingaretti fa finta di nulla. Il PD vorrebbe mettere una “tassa” da 90 milioni di euro sui cittadini per finanziarsi le campagne elettorali, le cene e i viaggi oltre a pagarsi le bollette del Nazareno e tutte le spese legate alla sede e all’attività politica. Una proposta oscena che andrebbe immediatamente ritirata!
Ed invece resta l’ipocrisia del segretario che oggi, in un’intervista a Repubblica, dichiara che per lui “il finanziamento pubblico è volontario”, ossia che va bene il 2 per mille. Ma se per il segretario PD “va bene il sistema che c’è”, perché al Senato c’è una proposta di legge PD, presentata dal suo tesoriere Zanda, che intende prelevare dalle tasche dei cittadini 90 milioni di euro per finanziare i partiti? O è falsa la dichiarazione del segretario o è stato riconosciuto che quella legge è indecente! E quindi Zingaretti dovrebbe immediatamente farla ritirare come è stata ritirata, dopo le nostre pressioni, l’altra proposta vergognosa che avrebbe voluto aumentare gli stipendi dei parlamentari e reintrodurre i vitalizi.
Zingaretti la smetta di fare orecchie da mercante e rispetti i cittadini che hanno già votato contro il finanziamento pubblico nel Referendum del 1993. Il PD vuole ancora sfidare il popolo italiano sul tema dei privilegi della politica? Ma come si fa ancora a pensare di mettere le mani nelle tasche di chi si spacca la schiena dalla mattina alla sera per non far mancare nulla ai propri figli? E per quale scopo? Finanziare i partiti!
Il PD ritiri questa legge indegna! Subito!