I fatti parlano chiaro. Questo è il Partito Democratico del “nuovo” segretario Nicola Zingaretti:
– Provano a reintrodurre i vitalizi e ad aumentare gli stipendi dei parlamentari fino a 19 mila euro al mese per arricchire, ancora di più, i propri conti in banca alla faccia di tutti i lavoratori italiani che ogni giorno si sacrificano per le proprie famiglie e i propri figli. Le loro poltrone ci devono costare di più, 14 mila euro al mese a loro non bastano.
– Propongono il finanziamento pubblico ai partiti per garantirsi poltrone più sicure con 90 milioni di euro di soldi dei cittadini per coprire le spese della loro sede, degli alberghi, dei ristoranti, delle auto e delle campagne elettorali.
Restano incollati alle poltrone nonostante le inchieste di corruzione, associazione a delinquere, voto di scambio politico mafioso e su concorsi pubblici truccati come in Calabria, Campania, Umbria e Basilicata.
Votano contro la legge che taglia 345 parlamentari per garantirsi piu’ poltrone a vita. Non gliene importa nulla che lo Stato risparmierebbe mezzo miliardo di euro da investire nella scuola pubblica, nella sanità pubblica e in servizi per i cittadini.
Propongono una legge sul salario minimo dove non è previsto un solo spicciolo di euro per i lavoratori, ma solo altre 20 poltrone al Cnel, che volevano abolire, pagate dagli italiani.
Al PD di Zingaretti, insomma, interessano solo le poltrone. Solo quelle, le loro!
Senza vergogna. Nessuna.