Finalmente un po’ d’aria pulita. Si respira! Voglio approfittarne per raccontarvi alcune cose.
Nel 2009, 10 anni fa, è iniziato qualcosa. È nato il MoVimento 5 Stelle e da lì non ci siamo mai fermati. Siamo riusciti a portare il nostro modo di fare politica prima nei comuni – il primo sindaco che abbiamo eletto era di un Comune di nemmeno 7000 abitanti – e poi nelle regioni. Poi nel 2013 siamo entrati in Parlamento.
Centinaia di persone comuni, giovani, con tanta passione, con le loro esperienze professionali, hanno iniziato ad alzare la voce. E per la prima volta siamo stati ascoltati. Io ero tra loro. E’ stato un inizio difficile e piano piano siamo cresciuti. Certo, abbiamo commesso qualche errore e compiuto gesti che per alcuni sono eclatanti, come salire sul tetto della Camera dei deputati per difendere la Costituzione. Abbiamo vinto, poi perso e abbiamo vinto di nuovo.
Ci siamo tagliati gli stipendi, oltre 40 milioni di euro in una legislatura, li abbiamo donati al fondo per il microcredito alle imprese e abbiamo aiutato migliaia di imprenditori, giovani e meno giovani.
Abbiamo difeso la Costituzione come non l’ha mai difesa nessuno. Abbiamo scelto di essere politicamente scorretti quando occorreva farlo. Ma abbiamo sempre scelto la responsabilità di essere fedeli al valore del bene collettivo.
Abbiamo lottato contro i privilegi, abbiamo difeso l’ambiente, abbiamo combattuto per la legalità e per tutto questo siamo stati attaccati da giornali e tv come mai era accaduto prima. Ma ce ne siamo fregati e siamo andati avanti!
Potevamo fare ogni cosa meglio, certo, ma abbiamo iniziato a farla. Con le risorse che avevamo a disposizione. Da opposizione prima e da governo oggi.
Ma soprattutto, abbiamo avuto il coraggio di dire, per primi, che l’Italia è un Paese autonomo. Europeo, ma autonomo.
Un Paese che non deve nulla a nessuno, che pensa con la propria testa. E soprattutto, e questo è innegabile, abbiamo lasciato il segno. Crediamo e speriamo che fare politica in Italia sia diverso, da quando c’è il Movimento. Diverso nel rispetto dei cittadini, dei soldi pubblici e nel perseguire un bene superiore, che è il bene collettivo. La domanda da farsi è una: e se non ci fossimo stati noi? Se non ci fosse stato il Movimento 5 Stelle cosa sarebbe successo?
Cosa ci ritroveremmo oggi?
Ci ritroveremmo Berlusconi in Parlamento, magari al governo, dopo che ci ha preso per il culo per due decadi. Il Pd ci ha governato insieme ed ora ha stretto una nuova alleanza in Sicilia. La Lega con Berlusconi vuole governarci insieme in Europa. Per noi è il passato, un passato che non deve più tornare.
Oggi ci troveremmo il sottosegretario Siri accusato di corruzione nel governo e chissà quanti altri con lui. Ci troveremmo gli inceneritori, le discariche, ci ritroveremmo il finanziamento pubblico ai partiti che il Pd di Zingaretti ha privato a reinserire. Ci troveremmo ancora i vitalizi, le pensioni d’oro, politici pronti a bacchettare e difendere la legalità ma poi pronti a inneggiare al garantismo quando li beccano con le mani nella marmellata.
Ci troveremmo una legge per far circolare liberamente le armi in Italia, una che lascia i centri sociali liberi di occupare case ed edifici. Invece noi stiamo per avviare un sistema di welfare dalla parte delle famiglie che vogliono fare figli e lavorare.
Abbiamo inserito una legge per i reati ambientali che prima non esisteva. Abbiamo impedito a qualcuno di stracciare la nostra Costituzione.
Abbiamo portato il biotestamento, lo screening per i neonati in tutta Italia, il reddito e la pensione di cittadinanza, quota 100, abbiamo innalzato le pene per il voto di scambio politico mafioso, abbiamo chiuso la pubblicità al gioco d’azzardo e abbiamo fatto un decreto per risarcire i risparmiatori truffati dalle banche.
Ma soprattutto, abbiamo fatto la prima vera legge anti corruzione che l’Italia aspettava da 20 anni.
E poi stiamo destinando un miliardo per le famiglie italiane, e puntiamo ad avviare un assegno unico mensile per aiutare le mamme e i papà a sostenere le spese per ogni figlio.
Abbiamo fatto tutto questo e ora vogliamo fare un salario minimo per tutti i lavoratori: minimo 9 euro l’ora altrimenti è schiavitu!
Vogliamo fare una legge sul conflitto di interessi che la sinistra non ha mai fatto.
Vogliamo togliere la sanità dalle mani dei partiti e abbiamo già presentato la proposta di legge, è solo questione di tempo. Sono tante cose, tanti obiettivi e abbiamo la determinazione di portarli avanti!
Donenica prossima, il 26 maggio, si vota in Italia per cambiare il Parlamento europeo. E la scelta sarà tra il MoVimento 5 Stelle e chi vuole che le cose restino così come sono.
Sarà tra noi e chi cerca alleanze con Juncker, il centrodestra, o con Moscovici che è alleato con il pd. Tra chi ama il nostro Paese e chi lo ha umiliato davanti al mondo. Tra chi come noi ha abolito la Fornero e chi ce l’ha portata dentro casa.
Questi signori ci hanno portato anche l’aumento dell’Iva, l’Imu, lo strapotere delle banche, ci hanno lasciato soli di fronte all’emergenza migratoria. Noi con questa gente non vogliamo avere nulla a che fare!
Il 26 maggio se sceglierete di restare a casa, il vostro voto andrà nuovamente a loro.
Se sceglierete di dire la vostra, allora ci faremo rispettare.
Non alzate le spalle, non cadete nel gioco di chi vuole che le cose non cambino. Decidete di scegliere e fatelo soprattutto per voi, per i vostri figli, per le vostre famiglie! Scegliete di continuare il cammino che abbiamo intrapreso. Scegliete di continuare per cambiare.
Andate a votare e fate la cosa giusta!