La Governance Europea e le Politiche di Bilancio sono aspetti fondamentali delle manovre economico-finanziarie approvate dagli Stati e che ogni anno incidono sulla qualità della vita dei cittadini. Il Diritto all’alfabetizzazione delle logiche delle politiche di bilancio, data la complessità dell’argomento e le ripercussioni in tutti gli aspetti della vita dei cittadini, è quindi molto importante. Da quando la crisi finanziaria ha travolto l’intero sistema economico europeo, il quadro normativo si è arricchito, con maggiori obblighi verso tutti i Paesi membri. Attualmente in Italia manca un’informazione adeguata e fruibile ai cittadini, oltre ad un sistema allargato di compartecipazione alle scelte politiche di bilancio.
I vantaggi sono valutabili sotto un duplice profilo: quello del cittadino e quello del decisore politico. Il cittadino avrebbe una maggiore consapevolezza della scelta politica in materia di bilancio, e la possibilità di valutare nel merito, nonché di influenzare le azioni attraverso la partecipazione. Il sistema Rousseau ne è fiore all’occhiello. Per il decisore politico, garantire una gestione più matura ed etica rispetto alle necessità della collettività, favorendo la riduzione delle distanze tra politica e cittadini.
Una forma del diritto proposto è esercitata in oltre 1000 città Europee: Spagna, Italia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna. Si tratta del bilancio partecipativo, nato nel 1989 a Porto Alegre (Brasile), che permette ai cittadini di partecipare democraticamente alle politiche pubbliche e locali, indirizzando le scelte dell’amministrazione comunale.
La proposta è di andare oltre il modello “brasiliano”, applicandolo a tutto il territorio nazionale, sia a livello locale che centrale. Il mutevole scenario nazionale e internazionale rende, infatti, la Partecipazione nelle decisioni pubbliche un’esigenza sempre più attuale. Se è vero che le risorse di bilancio sono minori, la partecipazione dei cittadini nelle decisioni economico finanziarie, per un impiego delle risorse orientato sia al “benessere e alla qualità della vita della popolazione, sia allo “stato di salute” dei conti pubblici, è ancora più necessaria.
Nella fase di “pre-adozione della decisione politica”, gli strumenti sono sicuramente i sistemi informatici avanzati (la piattaforma Rousseau è un validissimo esempio), le assemblee pubbliche (agorà), i mezzi di diffusione mediatica e la partecipazione attiva propositiva. Nella fase di valutazione degli effetti delle scelte adottate dal “decisore politico”, invece, l’espressione dell’indice di gradimento ha facoltà di indirizzo, se pur non vincolante.
Per una politica di bilancio rivolta al “Benessere e alla qualità di vita dei cittadini”: creiamo insieme, prendendoci per mano, uno Stato a nostra immagine e somiglianza, in grado di prendere decisioni politiche etiche per il benessere dei cittadini.