I conti non tornano. Le casse del Partito Democratico sono sempre più vuote. Il tesoriere di Zingaretti, Luigi Zanda, ha certificato un buco da 600mila euro nel bilancio dell’ultimo anno mentre i crediti vantati dal Nazareno nei confronti dei parlamentari PD ammontano a più di 820mila euro. I parlamentari Pd dovrebbero versare al partito 1500 euro al mese ma non lo fanno e secondo Zingaretti e Zanda chi dovrebbe pagare? Ma i cittadini naturalmente!
Zanda, infatti, nella legge num. 653 presentata al Senato chiede ben 90 milioni di euro delle tasse degli italiani per foraggiare le casse dei partiti con il finanziamento pubblico. Finanziare le campagne elettorali, i leasing delle auto, viaggi e alberghi dei parlamentari dem sarebbe dovere degli italiani, di chi con il sudore della fronte si guadagna il pane ogni giorno! I deputati e senatori PD possono continuare ad intascare 14 mila euro al mese mentre, secondo il tesoriere di Zingaretti, a pagare i debiti del PD dovrebbero essere i cittadini? Non bastano tutti i sacrifici fatti in questi anni dai lavoratori per mantenere stipendi e vitalizi della Casta che loro rappresentano, ora anche la beffa con la richiesta del finanziamento pubblico già bocciato dai cittadini nel 1993 con un referendum!
Ma il PD è in buona compagnia: anche Giorgia Meloni è firmataria di una legge che rivuole il finanziamento pubblico, come annunciato in un recente convegno alla Sapienza dal suo collega di partito Rampelli. PD e Fratelli d’Italia uniti nel chiedere soldi agli italiani per finanziare la propria attività politica! PD e Fratelli d’Italia ritirino subito le leggi vergogna e la smettano di voler spremere i cittadini! Se ne facciano una ragione: continueremo a tagliare gli sprechi e a sforbiciare i privilegi che loro continuano irresponsabilmente a difendere.