Se il “legionario” Gozi ha ancora un briciolo d’amore per l’Italia, lasci immediatamente il governo francese. L’ex sottosegretario agli Affari Europei dei governi Renzi e Gentiloni, già nominato insieme ad altri dodici esponenti PD membro della Legion d’onore francese , ora ha assunto la stessa importante carica per il Governo Macron.
Non è uno scherzo. Peccato per Gozi che l’articolo 12.1 della legge 91/1992 parli chiaro:
“Il cittadino italiano perde la cittadinanza se, avendo accettato un impiego pubblico od una carica pubblica da uno Stato o ente pubblico estero o da un ente internazionale cui non partecipi l’Italia, ovvero prestando servizio militare per uno Stato estero, non ottempera, nel termine fissato, all’intimazione che il Governo italiano può rivolgergli di abbandonare l’impiego, la carica o il servizio militare.”
Come MoVimento 5 Stelle chiediamo al Governo italiano di intimare immediatamente a Gozi di lasciare l’incarico. Oppure l’ex sottosegretario PD preferisce diventare apolide e perdere la cittadinanza italiana? Di fronte alla inquietante e rapida carriera nella politica francese del renziano Gozi, facciamo una semplice domanda: quali dossier tra Italia e Francia ha trattato, evidentemente non certo a sfavore degli amici d’Oltralpe, durante il suo mandato governativo con Renzi e Gentiloni?
La collaborazione tra i popoli è importante. Ma qui si va oltre.
Dopo aver ricoperto un ruolo delicatissimo in due governi italiani si passa direttamente, con le stesse mansioni, a far parte di un governo di un altro Stato, seppur dell’Unione Europea. Questo dopo aver avuto accesso dal 2014 al 2018 a informazioni e documenti riservati che riguardano la difesa degli interessi nazionali italiani. È una nomina che desta politicamente più di un sospetto e che inquieta.
Sandro Gozi giurò sulla Costituzione italiana, intanto faceva già gli interessi di Parigi?