Salvini ha aperto una crisi di Governo immotivata nel bel mezzo di agosto che potrebbe creare serissimi problemi agli italiani.
Aumento dell’IVA, il rischio concreto di non stabilizzare 80mila insegnanti precari come il MoVimento 5 Stelle aveva previsto, senza contare tutte le norme fondamentali per il Paese che non sono state approvate a causa dei NO della stessa Lega.
Ma c’è una coincidenza che spiazza: Salvini ha staccato la spina all’Esecutivo Conte proprio mentre il Senato si trovava impegnato ad autorizzare il sequestro del computer di Siri. Senza quell’autorizzazione gli inquirenti non possono analizzare il contenuto di quel PC.
Lì dentro ci potrebbero essere delle risposte in merito alle indagini che vedono coinvolto il senatore della Lega, fianco a fianco con Matteo Salvini negli ultimi tavoli convocati al Viminale.
Ma tu vedi il caso!
I cittadini non hanno diritto di sapere se in quel PC siano o non siano presenti dei contenuti che potrebbero chiarire i legami di Siri con Arata? Come è noto, il filone giudiziario su Arata coinvolge anche presunti fiancheggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro, l’ultimo custode dei patti scellerati fra pezzi di Stato e Cosa nostra.
Una cosa gli italiani, però, già hanno potuto saperla e apprezzarla: chi è indagato per corruzione in un’inchiesta che coinvolge anche mafiosi, non può stare al Governo con noi. Ed è stato il MoVimento 5 Stelle a chiedere le dimissioni dell’ex sottosegretario Siri che Salvini ha provato in tutti i modi a tenere dentro il Governo!
Con il ministro Bonafede abbiamo realizzato lo Spazzacorrotti, che sbatte fuori i corrotti dalla Pubblica Amministrazione, e messo nero su bianco la riforma della Giustizia che dimezza i tempi dei processi e che è stata bloccata dalla Lega. Perché? Berlusconi ha chiamato, Salvini ha obbedito.
Ve lo ricordate il Decreto Biondi varato dal Governo Berlusconi?
Carcere vietato per i reati della Pubblica Amministrazione, comprese corruzione e concussione. Un decreto che scarcerò migliaia di detenuti, per non parlare di quelli coinvolti in Tangentopoli. Quel decreto fu identificato dall’accusa al processo Dell’Utri come risposta all’appoggio elettorale di Cosa Nostra, in particolare del clan stragista dei Graviano, a Forza Italia.
È più facile per la Lega tornare tra le braccia di Berlusconi. Hanno gettato completamente la maschera ed hanno tradito gli italiani perbene!
Matteo Salvini, in nome della trasparenza e se ha il coraggio, vada in Procura e consegni il PC di Siri ai magistrati.
GLI ITALIANI HANNO DIRITTO DI SAPERE COSA C’È LÌ DENTRO!