Oggi la Camera ha votato contro la richiesta di esame con urgenza della pdl di Forza Italia che cancella la riforma della prescrizione, quella contenuta nella legge “Spazzacorrotti” che la blocca dopo il primo grado di giudizio.
È una notizia che apprendiamo con piacere e che deve motivare tutti quanti a concentrarsi senza sosta sulla riforma del processo penale con l’obiettivo di dimezzarne i tempi.
Con tutti gli scrupoli del caso, abbiamo appreso stamattina, dalle pagine de “Il Fatto Quotidiano” che la maggior parte degli italiani – il 57% – è favorevole alla riforma della prescrizione pensata dal ministro Bonafede. In particolare quello che ci ha colpito è la trasversalità del favore a questa norma di civiltà: la maggioranza degli elettori di tutte le forze politiche (tranne Forza Italia) sono favorevoli.
Quelli della Lega smentiscono il loro leader Salvini e il profeta di sventura Giulia Bongiorno, quella della “bomba atomica sui processi”, schierandosi a favore per il 51 per cento.
Un messaggio dovrebbe arrivare anche ai vertici di “Italia Viva”, che oggi ha deciso di disertare l’aula, la cui maggioranza di elettori si schiererebbe proprio a favore della riforma della prescrizione che entra in vigore a gennaio (51%).
Così come quel 53% di elettori del Pd che non condivide il comportamento del proprio partito sui tentativi di rinviare l’entrata in vigore della legge.
La riforma della prescrizione è una norma di civiltà raggiunta da questo Paese.
Lo dobbiamo alle vittime e ai loro familiari.
Lo dobbiamo a uno Stato che, se “di diritto” vuole essere chiamato, non può negare una risposta di giustizia.
In appello “scade” un processo su quattro e i giudici sono costretti a mandare tutti a casa senza sapere chi è colpevole, chi è innocente, in barba ai diritti di tutti: dagli imputati alle parti civili.
Per il MoVimento 5 Stelle non devono esserci più impuniti e quindi avanti tutta con la riforma del processo penale che taglia drasticamente i tempi.